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Mario Giordano racconta l’ultimo periodo della malattia di Carlotta Dessì: “Era lei a fare forza a noi”

Pubblicato: 08/02/2024 01:04

La notizia della morte di Carlotta Dessì, giornalista della redazione di Fuori dal coro, è stata diffusa nella serata di martedì 6 febbraio. La giovane aveva scoperto di essere malata ad agosto.
Le sue condizioni sono precipitate nel giro di pochi mesi. E ora Mario Giordano, conduttore della trasmissione la ricorda: “E la cosa pazzesca – sorride amaro il giornalista – è che era lei a fare coraggio a noi, non viceversa. Intendiamoci, aveva intuito cosa stesse per succedere, e una decina di giorni fa, l’ultima volta che l’ho vista, si era messa a piangere dicendomi di avere paura. Per cui diciamo che la speranza non è mai venuta meno, ma ci aspettavamo che finisse così”.
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Giordano racconta: “Non ha mollato fino all’ultimo”

Carlotta era originaria di Cagliari ed era un volto noto di Mediaset, avendo lavorato per Mattino CinquePomeriggio Cinque e infine per Fuori dal coro. Per Mario Giordano, Carlotta Dessì aveva condotto diverse inchieste. Giordano racconta delle ultime riunioni di redazione, in cui la 35enne era sempre più sofferente: “Quindi ogni giovedì si fa riunione di redazione per impostare la puntata successiva. Ebbene, lei c’era sempre, naturalmente collegata via Teams. Ma sapeva tutto, aveva visto il programma e aveva spunti per nuovi servizi. Non ha mollato fino a metà gennaio, quando la situazione è peggiorata drasticamente”.

L’ultima apparizione in tv, sulla sedia a rotelle, a metà gennaio in cui ha raccontato il calvario: “Bisogna lottare, non bisogna arrendersi. Una cosa è certa. Non sono sola. Non lo sono mai stata dal primo giorno in cui ho scoperto la mia malattia, 4 mesi fa, in una caldissima estate milanese. Da quel giorno la mia vita è cambiata. È cambiata per me, per la mia famiglia, per il mio compagno”.

Anche per Mediaset (pure a SkyTg24, dove aveva lavorato in precedenza), dove il lutto va ben oltre il formale. È morta un’amica, “una di quelle persone simpatiche e socievoli a cui non potevi non volere bene da subito”. Lo stesso Giordano trattiene a stento il pianto nel parlare: “Ma dobbiamo andare avanti. Questa è la sua lezione e quel che avrebbe voluto”.
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