L’ultima puntata di “Domenica In Speciale Sanremo 2024“, presentata da Mara Venier direttamente dal palco dell’Ariston, ha generato un’ondata di polemiche e discussioni tra il pubblico e sui social media. La trasmissione, dedicata al festival di Sanremo, ha visto la partecipazione dei cantanti in gara e di parte della sala stampa, ma sono stati alcuni momenti specifici a scatenare il dibattito.
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Le parole di Dargen d’Amico e Ghali al Festival e da Mara Venier
Durante il festival, temi sensibili come l’immigrazione e la guerra sono stati affrontati da alcuni artisti. Dargen D’Amico, in particolare, ha tentato di spiegare il significato dietro la sua canzone “Onda Alta”, ritrovandosi però interrotto da Mara Venier con le parole: “Va bene, scusa, ma qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche”. La replica di Dargen è stata misurata: “Il problema è che quando mi fanno una domanda non riesco a non rispondere. Scusami, colpa mia”.
Un altro momento di tensione si è verificato durante l’esibizione di Ghali, che ha utilizzato il palco per lanciare un messaggio contro il genocidio a Gaza. A questo proposito, Mara Venier ha letto una lettera dell’ad Rai Roberto Sergio, che ha espresso solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica, ricordando la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas e la strage del 7 ottobre. La frase finale della lettera, “Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro Amministratore Delegato Roberto Sergio”, ha scatenato numerose critiche.
Le critiche del pubblico: “Un gesto disgustoso”
La reazione del pubblico è stata immediata e intensa, tanto che Mara Venier si è vista costretta a bloccare i commenti sui post relativi allo speciale di Sanremo sul suo account Instagram. In particolare, molti utenti hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla frase “condividiamo tutti”, evidenziando una netta opposizione alle dichiarazioni lette durante la trasmissione e chiedendo un’informazione libera da pregiudizi.
Tra i commenti c’è chi ha scritto: “Un gesto disgustoso. Non tutti possono permettersi di dissentire, purtroppo. Ma chi ha i mezzi, la popolarità e un cuscinetto dorato su cui posare il sedere la sera, ha il dovere morale di prendere una posizione e dissociarsi. Questo comunicato stampa è l’aberrazione totale!” O anche: “È possibile che a 70 anni lei non si senta di avere ancora l’autorevolezza e per non doversi prostrare al grande capo come una stagista qualunque? Mi meraviglio. Tra un siparietto sul sedere di Mahmood e un altro su quanto sono sexy i cantanti si levi di bocca parole “a nome di tutti”, cortesemente, che di cattivo gusto ne abbiamo abbastanza. In ginocchio l’hanno messa, mi spiace aver assistito a una tale auto umiliazione. Mi imbarazzo per lei. Non in mio nome”. Altri hanno scritto: “Hanno più coraggio di te due giovani nel pieno della loro carriera!”, evidenziando il potere di Mara Venier in Rai.
