
Angelo è morto a 13 anni dopo cinque giorni di agonia per essere caduto dalla sua sedia a rotelle all’uscita della scuola. L’operatore sociosanitario di 29 anni che lo aveva preso in carico per accompagnarlo è sotto indagine per omicidio colposo. La tragedia è avvenuta in un istituto comprensivo di Giurdignano, in provincia di Lecce, lo scorso 6 febbraio.
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La dinamica dell’incidente
L’adolescente, affetto da distrofia muscolare, è caduto dalla carrozzina intorno alle 13.30 del 6 febbraio nell’istituto che frequentava a Giurdignano, in provincia di Lecce. Dopo il suono della campanella, accompagnato da un operatore sociosanitario che lo aiutava a spostarsi, il ragazzo è uscito dal plesso dell’istituto. Qualcosa, però, è andato storto e il giovane è caduto. In una fase iniziale non sembrava essere grave, ma poco dopo ha perso conoscenza. I genitori lo trasportano per accertamenti all’ospedale di Scorrano, e da lì con urgenza al più attrezzato ospedale Vito Fazzi del capoluogo salentino. Le sue condizioni, però, si aggravano ancora e viene ricoverato in terapia intensiva, fino a ieri quando è sopraggiunto il decesso.
“I genitori sono distrutti”
“I genitori sono distrutti – ha dichiarato ieri l’avvocato Salvatore Corrado, uno dei due legali che assistono la famiglia -. Non abbiamo certezze al momento ma, a sentire i genitori, gli operatori sanitari che hanno avuto in cura Angelo dal 6 all’11 febbraio hanno fatto tutto ciò che era possibile per salvarlo. Quindi non sembrerebbero esserci elementi al momento per contestare un’eventuale imperizia sanitaria”. “Alcuni bambini presenti al momento dell’uscita da scuola hanno detto che Angelo è caduto perché erroneamente è stato fatto scendere dalla scala invece che dallo scivolo per disabili, ma sono tutte cose che dobbiamo ancora verificare”. Sull’accaduto la procura di Lecce ha aperto una inchiesta.