Una polemica che ha lasciato il segno, quella che ha travolto all’improvviso Mara Venier a seguito della puntata di Domenica In condotta dal palco dell’Ariston di Sanremo. Nel corso del programma, si sono esibiti quasi tutti i concorrenti in gara durante il Festival, cantando il brano con cui aveva partecipato alla kermesse musicale: a seguire, una giuria composta da critici musicali, giornalisti e attori ha posto domande agli artisti, di vario genere. Qui il patatrac: Ghali ha ribadito il suo “stop al genocidio”, Dargen D’Amico ha affrontato il tema migranti. Mara Venier ha cercato di tagliare i tempi, obbligando di fatto le due star ad accorciare i loro interventi. Una decisione che ha scatenato polemiche a non finire.
A far scalpore anche un comunicato letto da Mara Venier, su Ghali e l’Ambasciatore israeliano, firmaro Roberto Sergio, amministratore delegato Rai. La conduttrice, dopo tante polemiche, ha preso le distanze dalle accuse sostenendo che “in 30 anni non ha mai censurato nessuno”. Dicendosi poi afflitta dalle accuse rivolte. Sul perché abbia interrotto Dargen D’Amico, Mara Venier ha detto che non c’entra nulla la censura e che si trattava solo di una questione di tempo.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Mara Veniere ha poi ammesso: “Soffro tanto e ho pianto molto in questi giorni (…) Se sono da trent’anni in tv è perché non ho mai sposato una parte politica”. Poi ha lodato la libertà di espressione degli artisti e di tutti i cantanti in gara, spiegando che anche ciò che dicono loro può essere oggetto di critica e dibattito. E sul comunicato Rai letto in diretta? “Io sono una conduttrice Rai e se l’amministratore delegato mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio”. Concludendo poi: “Io mi riconosco in quegli appelli alla pace”.
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