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Delitto Cisterna Latina, Renéè era amica di Alessia Capasso, uccisa dal padre carabiniere

Pubblicato: 15/02/2024 21:28

Renée Amato e Alessia Capasso, due giovani vite spezzate in circostanze tragiche che riflettono una realtà dolorosa e troppo spesso ignorata. Renée, tragicamente assassinata insieme alla madre a Cisterna di Latina dall’ex fidanzato della sorella Desyrée, Cristian Sodano, e Alessia, uccisa dal padre, Luigi Capasso, insieme alla sorella minore Martina. Due storie che, pur nella loro drammaticità, si intrecciano in un legame di amicizia e in un destino comune: essere vittime di femminicidio.
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Entrambi gli assassini sono uomini delle forze dell’ordine

Il caso di Renée e della sua famiglia ha riacceso il dibattito sul femminicidio in Italia, una piaga sociale che continua a mietere vittime nonostante gli sforzi per combatterla. Cristian Sodano, come Luigi Capasso, era un uomo appartenente alle forze dell’ordine, utilizzando la propria pistola d’ordinanza per commettere l’irreparabile. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore strato di complessità e tragedia a questi casi, sollevando interrogativi sulle responsabilità e sulle misure di prevenzione adottate dalle istituzioni.

Alessia Capasso, uccisa nel 2018 all’età di 13 anni, e la sua sorellina Martina, di soli 8 anni, sono diventate simbolo del femminicidio in Italia, insieme a Renée e alla sua famiglia. La loro storia è stata seguita con orrore e commozione da tutto il paese, diventando un triste promemoria della violenza domestica che continua a esistere all’interno delle mura domestiche, spesso nascosta fino a quando non esplode in tragedie di questa magnitudine.

Antonietta Gargiulo, madre di Alessia e Martina, sopravvissuta al tentativo di omicidio da parte del marito, si è trasformata in una voce potente contro il femminicidio.

Ultimo Aggiornamento: 15/02/2024 21:30