
In una triste giornata per il Kenya, il mondo dello sport piange la scomparsa di Henry Rono, deceduto all’età di 72 anni dopo dieci giorni di ricovero ospedaliero. L’annuncio, dato dalla federazione di atletica keniana, ha riacceso i riflettori sulla straordinaria carriera e la travagliata vita personale di questo campione.
Nella primavera del 1978, Rono, allora studente alla Washington State University, aveva incantato il mondo battendo in soli 81 giorni i record mondiali dei 3.000 m steeplechase, 5.000 m, e 10.000 m, oltre al record dei 3.000 m. Queste imprese lo avevano proiettato nell’olimpo dell’atletica, guadagnandogli elogi da leggende come Kipchoge Keino, che ha rimpianto l’assenza di Rono alle Olimpiadi del 1980 a causa del boicottaggio di molti paesi africani.
La sua carriera, segnata da successi inimmaginabili, ha tuttavia preso una svolta amara a causa di difficoltà personali e dipendenza dall’alcol, culminando in un periodo in cui Rono è stato costretto a vivere ai margini della società. La sua storia di caduta e redenzione ha trovato eco in una foto pubblicata su un giornale di Albuquerque, dove Rono, riconosciuto solo per il suo gesto altruistico durante un incidente stradale, era diventato un semplice facchino d’aeroporto.
Nato in Kenya, nella Rift Valley, terra fertile di talenti atletici, Rono aveva iniziato a correre ispirato da figure come Kip Keino. Il suo trasferimento negli Stati Uniti per studiare e gareggiare aveva offerto nuove opportunità, ma anche nuove sfide, lontano dalla sua terra natale. La sua storia è quella di un eroe caduto, un talento ineguagliabile che ha perso se stesso nella ricerca di successo e riconoscimento.
Il suo ritorno in Kenya, dopo aver chiesto assistenza finanziaria al governo nel 2019, segna un tentativo di riconciliazione con le sue radici e il suo glorioso passato. Rono aveva rivoluzionato le discipline del mezzofondo mondiale, lasciando un’impronta indelebile nello sport, non solo per i record infranti ma anche per il suo spirito combattivo e la sua resilienza.
La sua vita, segnata da alti e bassi, rappresenta un potente racconto di grandezza, caduta e umanità. Henry Rono rimarrà una figura iconica nell’atletica, un simbolo della volatilità della fama e della fortuna, ma anche della capacità di redenzione e rinascita. La sua eredità continuerà a ispirare generazioni future, ricordandoci che, nonostante le sfide e le avversità, è sempre possibile riscrivere la propria storia.