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Aragoste in pentola: il clima ormai è cambiato in modo irreversibile?

Pubblicato: 17/02/2024 11:19

C’è il sole e fa quasi caldo: bene. Alle anomalie del tempo siamo ormai abituati, eppure siamo nel pieno di una fase di calore estremo, in pieno inverno, e non lo sappiamo. Così come difficilmente arriviamo a immaginare cosa potrà accadere, di non piacevole, la prossima estate.

Il punto di non ritorno: è ormai troppo tardi?

A lanciare un avvertimento, sottolineando come il punto di non ritorno sul clima mondiale potrebbe essere già alle spalle, è Antonio Sanò. Il fondatore del sito IlMeteo.it osserva e registra: “Le condizioni meteo eccezionali di queste ultime giornate di febbraio, in cui molti si sono già riversati al mare o in collina per un veloce pic-nic, sono quelle che di solito avevamo per il Lunedì dell’Angelo. La Pasqua più ‘bassa’ può cadere al massimo il 22 marzo e non prima: l’ultima volta avvenne nel 1818, la prossima Pasqua così precoce sarà nel 2285. Ma oggi sembra di essere già nelle vacanze pasquali”.

Del resto basta lanciare un’occhiata fuori dalla finestra: in questi giorni si registra un clima anomalo, un sole primaverile e una temperatura fuori dal normale. Già da metà febbraio. “D’altronde – rileva Sanò – registriamo delle termiche primaverili, mediamente intorno ai 25°: anche un anno fa, ma il 22 marzo, ci furono 25 gradi sul lago di Garda, 23 a Bolzano e 22 a Milano, Brescia e Padova”. Dal sito si osserva che “dopo l’equinozio di primavera, con le ore di luce che arrivano a 12 in totale, è normale che il clima si scaldi un po’. Ma non è normale trovare queste temperature, dal sapore pasquale, per San Valentino”.

Sanò allarga l’orizzonte e intravede segnali molto preoccupanti. “Così si è già raggiunto il ‘limite di non ritorno’ a livello globale: nel 2023 la temperatura ha superato di 1,48° il valore di riferimento pre-industriale, un record di caldo estremo”. E su questo Sanò non vede la soglia di +1,5° come limite possibile consigliato da non superare. “Dopo otto anni ci siamo già arrivati, mentre gli scienziati allora ipotizzavano questo drammatico scenario tra il 2030 e il 2040: la campanella dell’allarme ha suonato con almeno dieci anni di anticipo”.

Clima e migrazioni: il legame

Cosa significa aver superato il “limite di non ritorno”? Nel richiamare l’urgenza di interventi di mitigazione climatica per scongiurare che la crisi continui nei prossimi anni, il fondatore del sito di meteorologia prevede che “con anomalie costanti di almeno 1,5° in più ci saranno un aumento di ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni, frane e valanghe”. Nel dettaglio, secondo gli esperti si stima che aumenterebbe del 100% la probabilità di eventi estremi, con 350 milioni di persone sulla Terra colpite dalla siccità entro il 2100; i ghiacci polari dell’Artico fonderebbero totalmente in estate almeno una volta ogni 100 anni. Con 46 milioni di persone che verrebbero colpite dall’innalzamento del livello del mare (di circa mezzo metro) entro il 2100.

Scenari catastrofici? Le migrazioni dalle zone che diventano via via meno vivibili su tutto il pianeta esploderebbero nei numeri. Basta indicare la stima “dei 700 milioni di abitanti del pianeta che sarebbero esposti a estreme e mortati ondate di calore – aggiunge Sanò – almeno una volta ogni 20 anni. Ma anche la fauna e la flora verrebbero colpite pesantemente. Il 70% dei coralli nel mare potrebbe scomparire entro questo secolo, perdendo tutto l’ecosistema associato”. Insomma il limite raggiunto l’anno scorso di +1,48° a livello globale “è più di un campanello d’allarme: siamo al limite di non ritorno”. Pensare alle vacanze pasquali mentre si fanno gite fuoriporta a San Valentino è poi “solo una goccia in mezzo al mare. Un mare sempre più caldo: anche questo inizio del 2024 ha confermato che gli oceani sono bollenti, su valori termici da record. Tutto questo calore inciderà sulle prossime stagioni, che si prevedono ancora torride ed estreme a livello globale”, prevede Sanò. Per poi favorire tutti quei fenomeni estremi che colpiscono il territorio con temperature insopportabili, piogge eccezionali e tempeste di neve e vento.

Trovandoci in tema, da ilMeteo.it informano che sull’Italia anche le prossime ore saranno calde, di giorno, almeno fino a questa domenica con tempo asciutto quasi ovunque. “Dalla prossima settimana non è escluso invece il passaggio di un vortice al Centro-sud con piogge sparse, ma anche con qualche temporale. In stile estivo . osservano dal sito di previsioni – viste le temperature degli ultimi giorni”.

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Ultimo Aggiornamento: 17/02/2024 11:38

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