
In una svolta storica per il tennis italiano, Jannik Sinner ha conquistato il terzo posto nel ranking ATP, segnando un traguardo mai raggiunto da un tennista italiano dall’introduzione del ranking computerizzato nel 1973. Questo risultato è frutto di una serie di prestazioni eccellenti e di circostanze favorevoli che hanno visto l’assenza di uno dei suoi principali rivali, Daniil Medvedev, dai campi di gioco.
Medvedev, che aveva preceduto Sinner nel ranking, non ha partecipato all’ABN AMRO Open di Rotterdam a causa di problemi fisici. L’assenza del russo da questo torneo, unita alla sua decisione di non competere nemmeno nel torneo ATP 250 di Doha, ha comportato una perdita di 750 punti per lui nel ranking ATP, facendolo scendere da 8765 a 8015 punti.
Sinner, d’altra parte, ha mostrato una forma straordinaria a Rotterdam. Dopo aver ottenuto una serie di vittorie significative, tra cui quella contro il canadese Raonic, l’azzurro ha accumulato 7970 punti. La sua performance gli ha garantito non solo la qualificazione alla finale ma anche la possibilità di superare Medvedev nel ranking mondiale, raggiungendo 8100 punti, e potenzialmente 8270 punti in caso di vittoria del torneo.
Questo risultato non solo eleva Sinner nel panorama del tennis mondiale ma segna anche un capitolo importante nella storia dello sport italiano. Condividendo precedentemente il record con Adriano Panatta, che raggiunse il numero 4 nel 1976, Sinner ha ora superato questa pietra miliare, diventando il tennista italiano con il miglior ranking nella storia del tennis maschile.
Il percorso di Sinner a Rotterdam è stato seguito con grande interesse da appassionati e addetti ai lavori, consapevoli delle implicazioni di ogni match non solo per la carriera del giovane talento ma anche per la storia del tennis italiano. La sua capacità di competere al più alto livello e di conquistare traguardi importanti è fonte di ispirazione e di orgoglio nazionale.
Mentre il torneo procede, tutti gli occhi sono puntati su Sinner, che ha già scritto una pagina indimenticabile del tennis, indipendentemente dai risultati futuri. La sua ascesa al terzo posto nel ranking ATP non è solo un trionfo personale ma anche un momento di celebrazione per l’intero sport italiano.