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Navalny morto prima di uno scambio di prigionieri con gli Usa. La rivelazione

Pubblicato: 18/02/2024 13:07

La morte annunciata del principale avversario politico di Putin, Aleksej Navalny, potrebbe essere venuta all’indomani del rifiuto di uno scambio di prigionieri tra Usa e Russia. A formulare l’ipotesi è il quotidiano tedesco Bild, che ha saputo che nello scambio ci sarebbe stata la fondamentale mediazione della Germania.
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Lo scambio di prigionieri tra Usa e Russia

Secondo il quotidiano tedesco, le due superpotenze erano in procinto di scambiare prigionieri: Mosca aveva richiesto il rientro dell’assassino di Tiergarten, un agente che aveva sparato a un oppositore del regime a Berlino nel 2019. “Lo ha persino accennato pubblicamente nell’intervista con Tucker Carlson. Si parlava della possibilità che Putin, in cambio, rilasciasse Navalny”. L’ipotesi è che gli Usa possano aver rifiutato o temporeggiato troppo.

Le proteste per la morte di Navalny

Le manifestazioni per la morte di Navalny sono anche proteste contro la guerra e contro il regime di Putin. La risposta non si è fatta attendere: arresti in massa, morti e feriti gravi. Nei primi due giorni dalla notizia del decesso, la polizia russa ha fermato almento 401 persone in 36 città del Paese. I dati sono forniti dall’ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info sul proprio sito web.

La condanna di Joe Biden

Da Washington arriva la dura condanna per l’accaduto del presidente Usa, Joe Biden. “Ci sarà un prezzo da pagare”, ha commentato a margine di una conferenza stampa in Delaware. “Ho sentito diverse cose che non sono state confermate. Ma il nocciolo della questione è che Putin è responsabile. Indipendentemente dal fatto che lo abbia ordinato, è responsabile delle circostanze. È un riflesso di chi è. Non può essere tollerato”.

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Ultimo Aggiornamento: 18/02/2024 17:18

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