Una storia terribile quella che ha per sfortunato protagonista un bambino di soli 10 mesi, morto all’ospedale Regina Margherita di Torino il 15 aprile del 2021. All’epoca un perito del tribunale sabaudo aveva dato la colpa del decesso ad una “disastrosa” catena di errori. A quel punto la procura di Torino aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo, con nove medici indagati. Ma alla fine del procedimento soltanto tre persone sono state rinviate a giudizio: il chirurgo Paolo Lausi che ha effettuato materialmente l’operazione, l’anestesista Daniele Mirabile e il primario di chirurgia del Regina Margherita, Francesco Gennari.
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Colpi di scena durante il processo
Il bambino aveva dovuto per forza essere operato perché nato con una malformazione congenita a un polmone. Secondo le indagini, l’errore che gli è costato la vita lo avrebbe commesso il chirurgo. Il medico avrebbe infatti avrebbe confuso l’aorta per un altro vaso sanguigno e l’avrebbe così recisa per errore. “Non era la prima volta che svolgeva operazioni di quel tipo su bambini”, sostengono gli avvocati difensori del medico.
Qualche giorno fa, durante l’ultima udienza del processo in corso a Torino, , è stato sentito Enrico Ruffini, il capo dipartimento di chirurgia dell’ospedale Molinette che aveva deciso di ‘prestare’ Lausi al Regina Margherita proprio per effettuare quel tipo di intervento chirurgico. Il chirurgo sotto processo, d’accordo con il pm, ha chiesto di patteggiare la pena. Il primario Gennari intende invece accedere al rito abbreviato. Processo ordinario infine per l’anestesista. Intanto la famiglia del bambino morto ha ricevuto un risarcimento di un milione di euro dall’assicurazione della Città della Salute e per questo non si è costituita parte civile.
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