
Un fatto gravissimo si verificato ai danni di : in pratica, è stato fatto un vero e proprio attentato alla sua vita.
L’intimidazione
E” accaduto in un paesino in provincia di Vibo Valentia, in Calabria: è qui che qualcuno ha provato ad avvelenare un prete perché promotore di legalità e amore nella parrocchia San Nicola di Pannaconi. I responsabili (non identificati) hanno versato candeggina nella coppa dell’acqua e del vino che don Felice beve durante la messa, mentre celebrava l’Eucarestia sabato pomeriggio. L’odore sgradevole del composto chimico ha allarmato il sacerdote, costringendolo a porre giù la coppa e a interrompere la messa a causa di un malore. Il prete è cardiopatico e soffre di asma.
Non è la prima volta che don Palamara viene minacciato: nell’ultimo mese la sua macchina è stata danneggiata due volte. Nel mirino, anche il vescovo, che come lui condivide un messaggio di pace agli abitanti del paese.
Nonostante le intimidazioni, don Palamara ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, confermando la presenza di candeggina nella coppa, così come emerso dalle analisi effettuate.
La denuncia ai carabinieri
«Sono certo che questa ennesima intimidazione non proviene dai miei parrocchiani – ha spiegato il prete al Corriere della Sera –. Sono a Pannaconi da dieci anni e con la gente del posto ho sempre avuto un rapporto di amore e di reciproco affetto». Nelle ultime settimane il sacerdote ha ricevuto diverse lettere anonime in cui lo minacciavano di morte.
Al momento i carabinieri stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per individuare i responsabili. Nei giorni scorsi un altro prete del paese, don Francesco Pontoriero, ha ricevuto un’intimidazione: ha trovato un gatto morto sul cofano della sua auto. I due preti sono noti per promuovere la legalità e il rispetto nel paese, loro che sono contro la violenza e la criminalità. Una missione che potrebbe ostacolare gli obiettivi di chi vuole arrivare al potere attraverso estorsioni e minacce.
Il paese è con il parroco
Lo scorso agosto il sindaco di Pannacconi si è dimesso e d’allora il paese è governato da «un commissario prefettizio». L’amministrazione locale potrebbe essere condizionata da influenze provenienti dalla criminalità organizzata. La comunità di Pannacconi prende le distanza dalle minacce volte al sacerdote e si stringe a Don Palamara in segno di solidarietà: «Non permetteremo a nessuno di fare del male al nostro parroco – hanno dihiarato –. Nessuno potrà fermare un paese che vuole e merita riscatto».