
Lutto per la pallanuoto italiana e internazionale: è morto Giuseppe “Geppino” D’Altrui, leggenda del Settebello. Fu il capitano della prima squadra azzurra a essere chiamata con quel soprannome leggendario. Guidò l’Italpallanuoto alla marcia trionfale delle Olimpiadi di Roma ’60, ottenendo la storica medaglia d’oro. Padre dell’altro olimpionico Marco, oro a Barcellona ’92, nel 2009 Geppino D’Altrui fu inserito insieme al figlio nella International Swimming Hall of Fame.
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Il Settebello e la leggenda
Se il Settebello è divenuta la nazionale più vincente dello sport italiano lo deve a personaggi come Geppino D’Altrui, fuoriclasse della pallanuoto e capitano dell’Italia che conquistò l’oro olimpico alle Olimpiadi di Roma ’60. D’altrui è morto ieri sera, 25 febbraio, a Pescara, sua città d’adozione, all’età di 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 il 7 aprile).
D’Altrui è nato a Napoli nel 1934, costruendosi una grandiosa carriera sportiva come nuotatore e prima, e pallanuotista poi. Dopo i trascorsi nel nuoto e nel nuoto di fondo, D’Altrui iniziò a giocare a pallanuoto a soli 14 anni con la Rari Nantes Napoli.
Ma il suo nome è legato soprattutto al Settebello, con cui ha disputato 4 Olimpiadi consecutive – da Melbourne ’56 a Città del Messico ’68 – vincendo l’oro a Roma ’60. D’Altrui era il capitano di una Nazionale leggendaria, composta da stelle come Eraldo Pizzo, Dante Rossi, Brunello Spinelli, Gianni Lonzi, Franco Lavoratori, Danio Bardi, Rosario Parmegiani, Luigi Marinelli, Salvatore Gionta, Giancarlo Guerrini e Amedeo Ambron. Con gli azzurri D’Altrui ha vinto anche un bronzo europeo a Torino ’54 e due medaglie d’oro (Barcellona ’55 e Napoli ’63) e una d’argento (Beirut ’59) ai Giochi del Mediterraneo.
Con il figlio Marco nella Hall of Fame
Geppino D’Altrui ha contribuito a scrivere la storia della pallanuoto italiana anche da allenatore. Ha allenato Rari Nantes Napoli, Rari Nantes Salerno, Mameli, Chiavari e soprattutto il Pescara. Lui il tecnico della promozione in serie A di una squadra che, grazie ai giocatori allevati da D’Altrui nelle giovanili, arriverà poi a vincere il “triplete” nel 1988.
Di quella squadra faceva parte anche il figlio Marco, a sua volta campione olimpico col Settebello a Barcellona ’92. Nel 2009 padre e figlio vennero inseriti contemporaneamente nella International Swimming Hall of Fame, un onore mai riservato a nessun altra coppia di familiari nella storia della pallanuoto. Nel 2015 anche il Coni volle rendere omaggio a Geppino D’Altrui conferendogli il Collare d’Oro al Merito Sportivo.