
Tragedia in provincia di Modena. La bimba di una coppia di Mirandola è nata morta all’ospedale di Carpi. I fatti hanno avuto inizio sabato sera, quando i due futuri genitori si sono presentati una prima volta all’ospedale di Carpi dopo che la donna incinta non si era sentita bene. Eseguiti i controlli di routine, la mamma 36enne era stata rimandata a casa.
Nella notte, però, la donna incinta è stata nuovamente male, per cui, a circa 12 ore di distanza dalla prima volta, la coppia è tornata all’ospedale di Carpi. Questa volta i medici hanno ritenuto necessario eseguire il cesareo, da cui, però, il feto è nato morto.

In attesa di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti, rimane la ferita aperta per una comunità che si stringe ai due giovani coniugi nella condivisione di un dolore che non si sana.
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I fatti
Nella serata di sabato sera la donna, residente nel mirandolese, si sarebbe sentita male e, accompagnata dal marito si sarebbe recata all’ospedale di Carpi. Dopo un controllo i sanitari non avrebbero riscontrato nulla tale da giustificare un ricovero e così la gestante sarebbe stata rimandata a casa. Il giorno seguente, domenica, la situazione sarebbe peggiorata repentinamente. La donna, sentendosi di nuovo male, si sarebbe recata nuovamente all’ospedale.
La 36enne sarebbe stata sottoposta a taglio cesareo per fare nascere la bambina con procedura d’urgenza. Procedura che non ha evitato l’esito infausto. La bimba è nata morta.
Il post del sindaco di Mirandola
La tragedia ha riguardato una coppia di Mirandola da dove il sindaco di centrodestra Alberto Greco interviene commentando l’accaduto ed augurandosi che possa essere riaperto il prima possibile il punto nascita dell’ospedale Santa Maria Bianca, che si trova proprio a Mirandola.
“Il mio pensiero – le parole di Greco in una nota – va al papà ed alla mamma della piccola vittima: si tratta di una sciagura per la quale non esiste alcuna parola che possa lenire il dolore. Questo fatto così grave riporta inevitabilmente l’attenzione sulla situazione sanitaria del nostro distretto e sull’importanza fondamentale di un punto nascite che funga da presidio attivo e permanente per le donne della bassa modenese. La tutela della salute rappresenta uno dei principi che regola una Paese civile e, in questo momento di lutto per tutta la comunità che rappresento, mi auguro che possa essere riaperto il prima possibile il punto nascite dell’ospedale Santa Maria Bianca“.
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