Vai al contenuto

Maltempo, a Vicenza inondato uno stadio: si temono altre conseguenze

Pubblicato: 28/02/2024 23:41

La città di Vicenza sta affrontando un’emergenza alluvione che ha colpito duramente anche il quartiere circostante lo stadio Romeo Menti, lasciandolo sott’acqua. Questo evento ha messo in allerta la comunità e le autorità locali, che si stanno adoperando per valutare l’entità dei danni subiti dall’impianto sportivo, sede di cruciali attività per la squadra di calcio locale e per l’intera comunità vicentina.

Il precedente del 2010: l’alluvione dello stadio Menti

Durante l’alluvione del novembre 2010, lo stadio Menti aveva già subito danni significativi, con più di un metro d’acqua che aveva invaso il terreno di gioco, gli spogliatoi e danneggiato gravemente gli impianti elettrici e altre strutture vitali. In quella circostanza, la struttura aveva necessitato di interventi consistenti per tornare operativa. Tuttavia, grazie alle opere di ristrutturazione e al rialzamento del campo di gioco, l’attuale alluvione non sembra aver compromesso il manto erboso, sebbene le aree circostanti siano state interessate dall’acqua.

Le autorità, con il supporto dell’assessore regionale veneto alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, stanno conducendo un’accurata valutazione per stabilire l’entità dei danni, soprattutto per quanto riguarda gli impianti elettrici, led e audio, fondamentali per il regolare svolgimento delle attività dello stadio. La partita di campionato di serie C contro la Pergolettese, prevista per domenica alle 18.30, pone un ulteriore interrogativo sulla possibilità di tenere l’evento come programmato.

L’alluvione, come spiegato da Bottacin, non è stata provocata dall’esondazione del fiume Bacchiglione, ma dal Retrone, un corso d’acqua minore che, a seguito di piogge eccezionali – 150 millimetri caduti in breve tempo – ha superato la propria capacità, allagando il parco Retrone e alcuni edifici residenziali. La situazione idrogeologica del Retrone, che funge da bacino di laminazione “naturale”, ha contribuito all’allagamento del quartiere e dello stadio, mettendo in luce la vulnerabilità del sistema di drenaggio urbano di fronte a eventi meteorologici intensi.