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Uccise il datore di lavoro che la molestava, pena dimezzata per la colf

Pubblicato: 01/03/2024 14:13

Confermata a 8 anni la condanna per Mide Ndreu, la colf che uccise il suo datore di lavoro, Antonio Amicucci. L’omicidio avvenne a Novara, dove la donna lavorava come colf per il pensionato, il 24 novembre 2021. La donna era stata condannata in pimo grado a 16 anni e mezzo per omicidio volontario. La Cassazione decide altro, ecco perché.
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Riconosciute le attenuanti

La Corte di Cassazione, con questa condanna, respinge da un lato il ricorso della difesa della donna. Dall’altra, però, dimezza la sentenza di primo grado. Non è stata riconosciuta la legittima difesa e neanche l’incapacità di intendere e di volere. Ma conferma la sentenza di secondo grado, riconoscendo le attenuanti generiche e quella specifica della provocazione, negate in primo grado. È quanto dovrà scontare ora la donna, che si trova agli arresti domiciliari.
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La ricostruzione dei fatti

La sentenza della Cassazione conferma quanto ricostruito dalle indagini. La donna, dopo aver subito l’ennesima avance sessuale, aveva impugnato un coltello da cucina. Con quello, aveva colpito tredici volte Amicucci, uccidendolo.

Nrdeu aveva poi chiamato i soccorsi, facendosi arrestare dai Carabinieri. Aveva subito parlato delle molestie sessuali, che subiva da tempo e aveva giustificato l’accoltellamento come legittima difesa. Sosteneva di aver agito d’impeto e senza volontà di uccidere.

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2024 17:30