
Il mistero della morte di Antonella Di Massa è sempre più fitto. Il corpo della mamma di Casamicciola scomparsa dal 17 febbraio, era sotto gli alberi di arance, in un “terreno recintato”, con “una porta mezza scardinata che chiudeva una proprietà privata’’, come racconta l’inviato di ‘Chi l’ha visto?’ Francesco Paolo Del Re che, con il collega, il film-maker Marco Monti, che ha scoperto il cadavere.
La procura di Napoli non esclude alcuna pista, dall’omicidio al suicidio, in attesa dell’esito dell‘autopsia, spuntano alcuni dettagli inquietanti.
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Il tubicino di gomma e il biglietto
Diversi gli oggetti rinvenuti attorno al cadavere trovato nel fondo di Succhivo. Le chiavi dell’ auto in tasca, gli stessi abiti. Oggetti acquisti dagli inquirenti che non spiegano, ma che tengono aperta l’ipotesi di suicidio ma anche quella di omicidio. Un tubicino di gomma trovato attorno al collo della donna, ma anche di un sacchetto di plastica nero, la testa coperta, un flacone in mano. Circostanze ed elementi che uniti non bastano però da soli a chiudere il caso della 51enne trovata senza vita a Ischia.
Scomparsa a #Ischia: Quando e come è morta Antonella Di Massa? A stabilirlo sarà l’autopsia presso l'Istituto di Medicina Legale del II Policlinico di Napoli. Il corpo ritrovato ieri dagli inviati di “Chi l’ha visto?”. E’ sempre stato lì?#chilhavisto→https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/6HpOwtQGEt
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Prima di uscire a bordo della sua Fiat Panda, la donna aveva lasciato un biglietto, che aveva inizialmente accreditato l’ipotesi di un allontanamento volontario. L’auto è poi stata ritrovata in un parcheggio di Succhivo, frazione del comune di Serrara Fontana, ed è qui che le telecamere di sorveglianza della zona l’hanno ripresa per l’ultima volta prima del ritrovamento del cadavere, dieci giorni dopo.
L’avvelenamento e la possibile messinscena

Per gli inquirenti però si fa largo una convinzione: Antonella non sarebbe morta per soffocamento, nonostante quel cappio al collo improvvisato e nonostante il sacchetto di plastica nero rinvenuto attorno al cadavere della donna sparita lo scorso 17 febbraio. In ogni caso seppur macabri e sinistri gli elementi ritrovati non spiegano qual è stata la causa del decesso.
Non c’erano lividi attorno al collo, il cappio non è stato stretto al punto tale da soffocare Antonella. Il nuovo dettaglio emerso, quello del tubicino di gomma attorno al collo, potrebbe però aprire un nuovo scenario e far parte insieme al sacchetto di plastica trovato sul capo, di una messinscena per depistare le indagini da un caso di omicidio.
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