Il re dei venditori ambulanti di Roma, Augusto Proietti, lancia insulti omofobi a Rocco Casalino, ex portavoce del governo pentastellato. Il motivo? Una multa per i “due metri quadri di banco” in Piazzale Flaminio. “Miserabile gay, per non dire fr…!” esordisce l’infuriatissimo Proietti, che si sente perseguitato da Casalino. Il violento attacco, ribadisce il comunicatore, “mi ha esposto alle minacce di altri ambulanti, ringrazio il sindaco Gualtieri per la solidarietà”.
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“Vado avanti per la mia strada”
La reazione di Casalino è decisa. “Vado avanti per la mia strada. Anche se gli insulti che mi sono stati rivolti sono vergognosi e mi rendono un bersaglio facile per tutti gli ambulanti. Non ho paura, perché la paura non la si ha quando si è nel giusto. Ma l’attacco di cui sono stato oggetto ha risvolti potenzialmente pericolosi”. Il punto è che le bancarelle, spesso non in regola, assediano il piazzale, sotto la nuova residenza dell’ex portavoce di Giuseppe Conte.
“Risvolti pericolosi”
“Il fatto che per decenni sia stato tollerato l’assedio abusivo di ambulanti e furgoni in una delle piazze più belle del mondo non giustifica niente. Non si giustificalo spregio delle regole. Vale per piazzale Flaminio e per tante altre piazze romane. Piegate a un potere sommerso che troppo spesso continua a fare il bello e cattivo tempo di questa città. Ringrazio il sindaco Gualtieri per la solidarietà. Sono stato esposto agli insulti degli altri ambulanti”.
Gli insulti di Proietti
L’aggressione verbale di Proietti era avvenuta domenica scorsa, 3 marzo, sul canale YouTube dell’imprenditore. Il video ora è stato rimosso, ripubblicato dal Fatto quotidiano con gli insulti censurati.
“Oggi ci hanno fatto la multa a piazzale Flaminio per due metri quadri di banco, quel miserabile di Casalino, perché non gli si può dire fr…Quel gay tutti i giorni telefona ai vigili urbani per farci fare i verbali. Oggi ci hanno detto che i furgoni che parcheggiamo lì da 30 anni non li possiamo più parcheggiare lì perché a Casalino danno fastidio e dobbiamo metterli a 3 km. Adesso – ha detto – io faccio una denuncia alla procura”.