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Corte dei Conti, De Luca a processo per le smart card anti-Covid

Pubblicato: 05/03/2024 15:30

Un’iniziativa che rischia di costare cara, quella lanciata durante la pandemia dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Protagonista di diversi interventi rimassi impressi nella memoria, su tutti la provocazione dei lanciafiamme alle feste per scongiurare assembramenti, il presidente della Regione aveva anche lanciato una “smart card” che rafforzava di fatto gli obblighi a carico della popolazione. Già alle prese, in quel periodo, con il Green Pass voluto dal governo Draghi. La decisione ora rischia di mettere nei guai De Luca, che insieme ad altri cinque, all’epoca tutti componenti dell’unità di crisi contro l’emergenza virus, dovrà ora andare a processo davanti alla Corte dei Conti.

La decisione della Regione Campania di fornire ai cittadini campani un attestato digitale di vaccinazione anti covid su smart-card risaliva al febbraio 2021. Secondo la magistratura contabile, la materia era però di competenza del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale. La misura, contestata dai giudici contabili, era stata adottata nel maggio del 2021 per consentire la ripresa di alcune attività turistiche, del turismo e delle visite nelle Rsa.

Per i sostituti procuratori contabili Mauro Senatore e Davide Vitale, De Luca deve essere condannato a risarcire la Regione: la somma che grava sul presidente è di quasi 1 milione di euro, per l’esattezza 928.725. In caso di condanna, dunque, si tratterebbe di un provvedimento particolarmente salato per il governatore, che in passato aveva più volte difeso la sua scelta in un momento di emergenza nazionale.

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