Vai al contenuto

Madonna di Trevignano, come si creano le stimmate fai da te

Pubblicato: 05/03/2024 19:13

Gisella Cardia, la veggente della Madonna di Trevignano, continua a far parlare di sé con le sue stigmate. La donna, nella scorsa veglia di preghiera, si è presentata ai suoi adepti con dei guanti per coprirle e quando i giornalisti l’hanno fermata per poterle vedere da vicino, lei è corsa via. Un fenomeno denso di mistero.

Il professore e chimico Luigi Garlaschelli, socio emerito del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, ha spiegato a Fanpage: “Bisognerebbe verificare come le stimmate compaiono, si evolvono ed eventualmente spariscono – spiega Garlaschelli – Il metodo corretto per esaminarle sarebbe un’osservazione controllata: stare insieme allo stimmatizzato per circa due settimane, senza mai perderlo di vista, neanche per un secondo. Coprire la mano o tutto il braccio in questione con un guscio trasparente che non si può manomettere, per osservare l’evoluzione del fenomeno”. Cosa che la veggente di Trevignano non ha ovviamente permesso.
Leggi anche: Madonnina di Trevignano, “Gisella ha le stimmate”: la veggente porta i guanti e fugge dai giornalisti…

Come creare le stimmate

Ci sono vari metodi con i quali ricreare le stimmate in laboratorio. “Il primo metodo consiste nel farsi dei piccoli graffi con l’ago sterilizzato di una siringa sul dorso della mano. Il sangue fuoriesce dalle ferite e lo si spalma attorno. Un secondo modo è mettere sulla mano una piccola quantità di una polvere rossa aggiungendo collante e strofinando il tutto sul palmo. Per rendere la stimmata più veritiera basta pungersi un dito e spalmare quel poco sangue che fuoriesce”.

“Le stimmate si possono creare anche con sostanze chimiche, come ad esempio utilizzando soda caustica concentrata o potassa caustica concentrata“, spiega Garlaschelli “applicandone una piccola quantità sulla mano con un cotton fioc. Asciugandosi, la sostanza dopo alcune ore provoca a contatto con la pelle delle piaghe rossastre. Si tratta però di un metodo molto pericoloso, che può provocare dei segni permanenti”.

Oppure ancora è possibile ricreare stimmate “con soluzioni incolori di cloruro di ferro e tiocianato di ammonio e unire le mani: si formeranno dal nulla delle macchie rossastre, stimmate che si possono lavare”. Insomma, Gisella può tranquillamente ricrearle a casa.