
In un drammatico sviluppo che ha scosso la comunità internazionale, più di 100 studenti sono stati rapiti da una scuola nella città di Kuriga, nel nord-ovest della Nigeria. La notizia, riferita da testimoni alla BBC, getta nuovamente luce sulla grave crisi di sicurezza che sta affrontando la nazione africana.
Secondo i rapporti, l’incidente è avvenuto nella mattinata quando decine di uomini armati, arrivati in motocicletta, hanno fatto irruzione nell’istituto. Un testimone ha descritto scene di panico mentre gli studenti, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, venivano portati via insieme a un insegnante sotto la minaccia delle armi. Tra gli sfortunati coinvolti nell’attacco, un alunno è stato ferito e attualmente si trova in cura presso l’ospedale di Birnin Gwari.
Kuriga, situata nello Stato di Kaduna, è l’ultima città a essere colpita in una serie di sequestri di massa che hanno tormentato il paese negli ultimi anni. Sebbene un funzionario del governo statale abbia confermato l’incidente alla BBC, i dettagli rimangono scarsi al momento.
Questo evento arriva a soli un giorno di distanza dall’allarme lanciato per il rapimento di decine di donne e bambini, presumibilmente ad opera dei jihadisti di Boko Haram nel nord-est della Nigeria, mentre raccoglievano legna da ardere. Nonostante le apprensioni, al momento non sembra esserci un collegamento diretto tra i due tragici eventi.
La Nigeria continua a lottare contro le sfide poste dalle bande di rapitori, spesso riferite come “banditi”, che hanno preso di mira centinaia di persone per estorsione, soprattutto nel nord-ovest del paese. Nel frattempo, il nord-est rimane devastato dagli attacchi di Boko Haram, tristemente noto per il rapimento di oltre 270 studentesse nella città di Chibok nel 2014, nello Stato nord-orientale del Borno.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione crescente mentre la Nigeria cerca di affrontare queste minacce alla sicurezza e di proteggere i suoi cittadini, specialmente i più giovani e vulnerabili tra loro. La frequenza e la brutalità di questi rapimenti evidenziano la necessità urgente di una soluzione sostenibile per garantire la sicurezza e la pace in regioni così duramente colpite.