
Nei suggestivi ma instabili Campi Flegrei, la terra continua a tremare. Un’attività sismica che non dà segni di tregua e che mantiene alta l’attenzione delle autorità locali e della comunità scientifica. Dopo le scosse avvertite nella serata di giovedì 7 marzo, con una di magnitudo 1.6 alle 23.07, la situazione non ha mostrato miglioramenti. Infatti, oltre 25 terremoti sono stati registrati a partire dalle prime ore di venerdì 8 marzo, con una scossa di magnitudo 1.9 registrata alle 3.41, segnando il picco di intensità di questa nuova fase dello sciame sismico.
Il Comune di Pozzuoli, tramite i canali social, ha diffuso le comunicazioni ricevute dall’Osservatorio Vesuviano, informando i cittadini che dal momento delle prime scosse, il fenomeno è ancora in atto, evidenziando la sequenza degli eventi sismici che stanno interessando l’area. La scossa più rilevante, avvenuta nei pressi del Rione Ortodonico, si è verificata a una profondità di 2.5 km, confermando l’attiva vigilanza sulla situazione.
Di fronte a questa sequenza sismica, l’Amministrazione Comunale e la Protezione Civile di Pozzuoli hanno adottato un approccio proattivo, seguendo da vicino l’evolversi degli eventi e promettendo aggiornamenti continui fino alla conclusione del fenomeno. Queste azioni riflettono l’impegno nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel fornire tempestivamente tutte le informazioni necessarie per affrontare con consapevolezza e precauzione la situazione.
L’attività sismica nei Campi Flegrei rimane un tema di grande rilevanza, non solo per gli abitanti della zona ma anche per la comunità scientifica che monitora costantemente i movimenti tellurici in quest’area di grande interesse geologico. La situazione attuale richiama l’attenzione sulla necessità di una costante vigilanza e su una efficace comunicazione tra le autorità e la popolazione, elementi fondamentali per gestire al meglio le dinamiche di un territorio così complesso e imprevedibile.