
In seguito alle piogge intense che hanno interessato la città di Milano e le aree circostanti a nord, la Regione Lombardia ha dovuto adottare misure precauzionali, tra cui l’evacuazione di comunità vicine ai fiumi Seveso e Lambro. L’assessore comunale alla Protezione Civile, Marco Granelli, ha spiegato che l’incessante caduta di pioggia ha causato un significativo innalzamento dei livelli dei fiumi, portando all’evacuazione delle comunità nel parco Lambro.
Le azioni preventive non si fermano qui: per il Seveso, è pronta l’attivazione di una vasca di contenimento che sarà messa in funzione non appena il livello del fiume si avvicinerà ai due metri nella città di Milano. Granelli ha sottolineato la mancanza di strutture simili a monte, lasciando Milano a difendersi autonomamente. C’è speranza che la Regione Lombardia e l’Aipo (Autorità di Bacino del Fiume Po) prendano provvedimenti.
Attualmente, i livelli idrometrici del Seveso sono al di sotto di un metro e mezzo, mentre il Lambro, in via Feltre, ha raggiunto il metro e novanta. Entrambi i fiumi tendono ad esondare quando superano i tre metri di altezza.
In seguito alle forti piogge, è stata emessa un’allerta gialla per rischio idrogeologico dalla mezzanotte, basata sui report del Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia. Finora, i vigili del fuoco non hanno segnalato situazioni di particolare emergenza a Milano. Tuttavia, la situazione rimane critica, con Granelli che evidenzia la preoccupazione per l’innalzamento del livello del Lambro, soprattutto nelle aree del parco, dove ha già raggiunto i 180 cm. Seveso e Lambro rappresentano un rischio di esondazione per la città di Milano quando i loro livelli superano i tre metri, situazione monitorata attentamente dalle autorità locali per garantire la sicurezza dei cittadini.