Nell’ultima edizione degli Oscar, il film italiano «Io Capitano» di Matteo Garrone non è riuscito a conquistare il premio per il miglior film internazionale, superato da «La zona d’Interesse». Nonostante la competizione accesa con altri titoli di spicco come «La Società della Neve» di Juan Antonio Bayona, «Perfect Days» di Wim Wenders e «La Sala Professori» di İlker Çatak, il film di Garrone non ha ottenuto la statuetta.
«Io Capitano» si distingue per il suo approccio unico nel narrare la complessa tematica dell’emigrazione africana verso l’Europa, mescolando sapientemente elementi onirici a una cruda realtà. Questa potente combinazione ha già ottenuto riconoscimenti significativi, come il Leone d’Argento alla 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e il Premio Marcello Mastroianni assegnato all’attore protagonista Seydou Sarr, per la sua eccezionale interpretazione.
Il cinema italiano aveva festeggiato l’ultimo trionfo in questa categoria degli Oscar dieci anni fa con «La Grande Bellezza» di Paolo Sorrentino, un film che, come «Io Capitano», ha saputo incantare pubblico e critica internazionale. La mancata vittoria agli Oscar di quest’anno non oscura dunque il valore e il successo già ottenuti da «Io Capitano» nel panorama cinematografico internazionale, confermando ancora una volta il talento e la capacità del cinema italiano di toccare tematiche profonde e universali con sensibilità e maestria.