
Il fisioterapista Antonino Galvano, 64 anni, originario di Raffadali, è stato condannato dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, a una pena di 5 anni e 4 mesi di carcere. Il motivo della condanna riguarda accuse di violenza sessuale commesse ai danni di tre pazienti disabili frequentanti un centro convenzionato. La vicenda ha preso avvio da una denuncia presentata dalla madre di una delle vittime, la quale aveva confidato di subire abusi durante le sedute di fisioterapia, al punto da non desiderare più di parteciparvi.
Gli approfondimenti investigativi condotti dai carabinieri, inclusa l’installazione di microcamere, hanno documentato numerosi episodi di abusi sessuali perpetrati da Galvano nei confronti di altre pazienti. Il 2 febbraio 2021, l’intervento delle forze dell’ordine ha interrotto una di queste sedute abusive, portando all’arresto del fisioterapista.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo sfruttava le condizioni di vulnerabilità, sia fisica che mentale, delle pazienti per abusare di loro, arrivando a compiere atti di violenza sessuale durante i trattamenti. L’inchiesta, diretta inizialmente dall’ex procuratore capo Luigi Patronaggio e dalla sostituto procuratore Paola Vetro, è stata portata avanti con il supporto delle testimonianze fornite dalle tre vittime, le quali si sono costituite parte civile, assistite dagli avvocati Francesco Scopelliti, Giacomo Cortese e Maricetta Pintacuda.