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Macron: “Prepariamoci alla guerra”. Europa, rischio escalation sempre più vicino

Pubblicato: 15/03/2024 06:52
macron ucraina

Emmanuel Macron adotta una posizione di fermezza verso la Russia, sottolineando che non può e non deve vincere la guerra in Ucraina. Durante un discorso televisivo, il presidente francese invita gli europei a un sussulto di fronte all’escalation di tensioni, per la quale attribuisce la responsabilità unicamente al presidente russo Vladimir Putin. Macron non esclude l’invio di truppe in Ucraina, un’azione che ha creato divisioni in Europa, ma rimane una possibilità per il leader di uno degli unici paesi dell’UE dotato di armi nucleari. La sua dichiarazione “Volere la pace non è scegliere la sconfitta” rafforza l’idea che tutte le opzioni militari sono considerate per assicurare che la Russia non prevalga, sottolineando l’importanza della sicurezza europea.

La trasformazione di Macron in un “falco” emerge dopo aver inizialmente invitato a non umiliare la Russia, evidenziando la fragile resistenza ucraina dopo due anni di conflitto. La situazione ha spinto il presidente a partecipare a una riunione d’urgenza del formato Weimar (Germania, Francia, Polonia) su richiesta del primo ministro polacco Donald Tusk, che ha condiviso le preoccupazioni dell’intelligence americana riguardo potenziali mosse aggressive della Russia nell’Est Europa.

L’allarme è su possibili azioni di Putin che potrebbero includere l’uso di armi tattiche contro Odessa o incidenti militari che mettano alla prova la reazione dell’Occidente. Le cancellerie europee temono anche che la Russia possa voler testare la volontà dei paesi NATO di applicare l’articolo 5, che richiederebbe una solidarietà militare in caso di attacco.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è sotto pressione per fornire missili Taurus all’Ucraina, ma i rapporti tra lui e Macron sono tesi. Recenti dichiarazioni hanno evidenziato divergenze significative, soprattutto riguardo l’invio di truppe in Ucraina e l’implicazione diretta di paesi NATO nel conflitto. La Francia ha criticato una dichiarazione di Scholz che suggeriva un coinvolgimento di militari francesi e inglesi nella guida dei missili forniti all’Ucraina, cosa che la Germania non può fare.

I leader a Berlino stanno lavorando su un accordo per utilizzare i trecento miliardi di dollari di fondi sovrani russi congelati nelle banche occidentali a sostegno dell’Ucraina, cercando di superare ostacoli giuridici e l’opposizione delle banche centrali nell’UE. Questo sforzo ha lo scopo di mostrare che il sostegno all’Ucraina proviene anche da risorse finanziarie russe, non solo dai contribuenti europei.

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2024 06:54