Vai al contenuto

Neonata ucraina rapita da una coppia di russi. E la mamma…

Pubblicato: 16/03/2024 11:46

Nei giorni scorsi, la comunità di Hockenheim, in Germania, è stata scossa dal tragico ritrovamento del corpo di Margarita R., una giovane mamma ucraina di 27 anni, dando inizio a una disperata ricerca che ha tenuto con il fiato sospeso non solo la locale comunità ma anche l’opinione pubblica internazionale. La scomparsa di Mia, la figlia neonata di appena 5 settimane, e di Maryna Stetsenko, la madre 51enne di Margarita, ha aggiunto ulteriore angoscia a una vicenda già di per sé straziante.

La svolta è arrivata dopo giorni di ricerca, quando la piccola Mia è stata ritrovata in compagnia di una coppia russa, di 43 e 44 anni, ora principali sospettati dell’omicidio di Margarita e del rapimento della neonata. L’analisi del DNA ha confermato l’identità della bambina, restituendo un barlume di speranza in mezzo al dolore della perdita di Margarita.

Le indagini ora si concentrano sul rintracciamento di Maryna Stetsenko, la nonna di Mia, la cui sorte rimane incerta. Secondo quanto riportato dalla Bild, la coppia russa è sospettata di aver ucciso non solo la giovane madre ma anche la nonna, nel tentativo di rapire la piccola Mia.

La storia di questa famiglia, colpita da una tragedia inaudita, ha inizio con il loro arrivo in Germania dalla Slovacchia, alla ricerca di sicurezza e di un nuovo inizio. Margarita, originaria di Kharkiv in Ucraina, aveva trovato rifugio con la sua famiglia in un alloggio per rifugiati a Mannheim, fuggendo dalle violenze nel suo paese natale.

La vicenda ha preso una svolta drammatica quando Margarita, insieme alla madre e alla figlia, sono scomparse. L’ultima volta che sono state viste era in un ristorante, dove si erano incontrate con una donna che, tramite i social media, aveva offerto aiuto per alcuni documenti tedeschi ai rifugiati ucraini. Non è chiaro se questa donna sia attualmente detenuta o meno dalle forze dell’ordine.

La comunità internazionale segue con apprensione l’evolversi delle indagini, sperando in un lieto fine per la piccola Mia e che la giustizia faccia il suo corso per le vittime di questa incomprensibile tragedia.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2024 12:16

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure