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Scena horror, vive con il padre morto per 4 mesi. Alla fine…

Pubblicato: 16/03/2024 21:37

In una tragica vicenda che ha scosso la tranquilla comunità di Zagarolo, un uomo di circa 50 anni, gravemente affetto da disagio psichico, ha vissuto accanto al cadavere del proprio padre per oltre quattro mesi, in una casa circondata da cumuli di rifiuti e pervasa da un odore nauseabondo. La storia, che sembra uscita da un racconto di desolazione e abbandono, ha trovato epilogo solo quando l’uomo, sopraffatto dalle circostanze, ha chiamato i carabinieri per denunciare il decesso avvenuto a fine 2023.

Il defunto, Luigi Stoppoloni, nato nel 1947 e ex colonnello dell’Aeronautica, è stato trovato nel suo letto, in avanzato stato di decomposizione, senza apparenti segni di violenza sul corpo, il che ha portato gli inquirenti a ipotizzare una morte per cause naturali. Tuttavia, data la complessità della situazione, è stata disposta un’autopsia per escludere definitivamente qualsiasi responsabilità penale.

La casa, situata al civico 11 di via Colli Quadri a Zagarolo, si presentava in condizioni degradanti, simbolo di un profondo disagio sociale. L’abitazione, isolata e circondata da ulivi, era il riflesso di una vita caratterizzata da solitudine, abbandono e difficoltà quotidiane quasi insormontabili. I servizi igienici e la cucina versavano in condizioni indescrivibili, con buste e rifiuti sparsi ovunque.

Il figlio, trasferitosi a vivere con il padre dopo la separazione dei genitori, era rimasto in quella condizione di marginalità e isolamento, aggravata dal deterioramento della propria salute fisica e psichica. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Frascati e della compagnia di Palestrina, hanno messo in luce un quadro di estrema difficoltà, con i due uomini abbandonati a se stessi, senza il supporto di familiari o servizi esterni.

Di fronte a questo scenario di estremo degrado e sofferenza, le autorità hanno preso la decisione di affidare l’uomo ai servizi sociali del comune di Zagarolo, offrendogli il sostegno necessario per superare l’ulteriore trauma della perdita dell’unico punto di riferimento familiare. Questa vicenda sottolinea la necessità di un maggiore attenzione e intervento nei confronti delle persone in condizioni di disagio psichico e isolamento sociale, per prevenire tragedie simili.

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