
Un ragazzino di tredici anni è stato ucciso dai coetanei compagni di classe e sepolto in un orto. È successo a Handan, nel nord della Cina, dove il giovane Wang, già vittima di bullismo e violenze, era scomparso dal 10 marzo. Alla sua morte è seguita un ampia riflessione sulla criminalità minorile.
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Wuan era stato bullizzato
Il giovane subiva da tempo le angherie dei tre compagni. Le autorità hanno trovato i suoi resti sepolti in un orto abbandonato. Non si avevano sue tracce dal 10 marzo. A raccontare le violenze subite è stato il padre, il primo ad aver denunciato la scomparsa del 13enne.
La polizia indaga sul caso con l’ipotesi di omicidio volontario. Tutti e tre i giovani detenuti hanno meno di 14 anni. Secondo la legge cinese, gli adolescenti che hanno compiuto 12 anni possono essere perseguiti penalmente. Ma solo se consentito dalla Procura Suprema del Popolo. La vittima viveva con i nonni nelle campagne del paese, mentre i genitori lavorano nelle città cinesi. In gergo sono definiti “bambini abbandonati”, anche se i genitori mantengono su di loro la patria potestà.
L’indignazione in tutto il Paese
Il caso ha scatenato un’ondata di indignazione sui social. Sono migliaia di post su Weibo e Douyin, rispettivamente il Facebook e il Tiktok cinesi. “L’intero Paese sta osservando questo caso e il lavoro della polizia. Speriamo che le autorità diano alla famiglia della vittima una risposta” ha scritto un utente in risposta al padre del ragazzino ucciso, che ha pubblicato un post da 50 mila likes.
Stando a quanto reso noto, Wang è scomparso nel pomeriggio del 10 marzo, così come confermato dal papà su Douyin. Il ragazzo potrebbe essere stato ucciso lo stesso giorno della scomparsa. “Mio figlio era ancora vivo intorno alle 15 del 10 marzo – ha ribadito il padre -. Dalle 16.10 in poi, il suo cellulare è rimasto spento e il suo denaro è stato trasferito su un altro conto”. Circa 191 yuan (17 dollari), stando a quanto emerso dalle indagini, trasferiti dal conto del 13enne a quello di uno dei suoi tre compagni di classe.
I tre presunti assassini sono stati interrogati dalle autorità e hanno condotto la polizia al corpo dell’adolescente, pur avendo inizialmente negato qualsiasi accusa e di sapere dove fosse sepolto. La polizia sta ancora indagando sul movente che avrebbe spinto i tre ragazzini a uccidere il compagno di classe, secondo quanto riporta la BBC.