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Ilaria Alpi, a 30 anni dalla morte si riapre il caso: dito puntato sull’Italia

Pubblicato: 20/03/2024 16:32
ilaria alpi

Trent’anni dopo l’agguato mortale ai danni dei giornalisti Ilaria Alpi e Milan Hrovatin a Mogadiscio, il professore somalo Yahya Amir, presidente della Somali Intellectual Society, riapre il caso con nuove rivelazioni che puntano verso l’Italia come luogo chiave per comprendere la dinamica e le motivazioni dietro il tragico evento. Le indagini e gli interrogatori che hanno seguito la morte dei due giornalisti Rai hanno portato alla luce una serie di episodi opachi e contraddittori, che ora Amir cerca di chiarire con il suo racconto, suggerendo che gli elementi mancanti dell’indagine risiedano in Italia, non in Somalia.

Yahya Amir, che aveva collaborato con la commissione governativa italiana Gallo per esaminare le testimonianze di somali vittime di violenze da parte del contingente italiano, condivide ora una storia inedita che riguarda direttamente l’Italia. Nel suo racconto, Amir descrive un incontro con Giuseppe Cassini, allora rappresentante speciale in Somalia del governo italiano, il quale avrebbe tentato di influenzare le testimonianze riguardanti l’omicidio di Alpi e Hrovatin offrendogli denaro in cambio della falsa accusa nei confronti di Hashi Omar Hassan, un giovane somalo in seguito incarcerato ingiustamente per 16 anni.

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Le accuse di tentata corruzione a Cassini

Cassini nega le accuse, ma Amir sostiene di aver rifiutato una busta contenente 60.000 dollari destinati a corrompere la sua testimonianza. Questa rivelazione getta una nuova luce sull’intera indagine, mostrando come le manipolazioni e le false piste abbiano deviato il corso della giustizia, lasciando il caso senza una soluzione definitiva.

I cadaveri di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin

Il falso testimone Ahmed Ali Rage, detto Gelle, che aveva inizialmente accusato Hassan di essere parte del commando omicida, ha ammesso di aver mentito per fuggire dalla Somalia e ottenere denaro. Questa ammissione, insieme ad altri dettagli emersi nel tempo, suggerisce che la verità dietro l’omicidio di Alpi e Hrovatin sia stata occultata da interessi e manipolazioni che vanno oltre i confini della Somalia.

La testimonianza di Amir, insieme alle numerose incongruenze e alle piste mai approfondite, chiede a gran voce una riapertura dell’inchiesta che, dopo tre decenni, resta un mistero irrisolto, con le famiglie delle vittime ancora in cerca di verità e giustizia. Il caso “Alpi – Hrovatin” rimane uno degli episodi più oscuri e dolorosi del giornalismo italiano, un intrigo internazionale che ha attraversato decenni senza trovare una conclusione definitiva.

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2024 16:35