
Il giovane Pietro Costanzia di Costigliole, 23 anni, appartenente a una famiglia di origini nobili, è accusato di aver colpito con un machete il giovane a cui è stata amputata una gamba. L’accusato è al centro di un’indagine per tentato omicidio, in seguito a un brutale attacco con machete che ha lasciato la vittima, O.B., un 24enne, con una gamba amputata. L’aggressione, avvenuta lunedì 18 marzo in via Panizza, zona Mirafiori Nord, ha destato particolare attenzione per la ferocia e le circostanze misteriose che la circondano. Secondo le ricostruzioni, Costanzia di Costigliole, assieme a un complice ancora da identificare, avrebbe aggredito la vittima mentre questa tornava a casa in monopattino insieme alla sua fidanzata 20enne, che ha successivamente riconosciuto l’aggressore.
Arrestata anche la ragazza che era con lui
A quanto pare è stata fermata anche la guovane donna con cui Costanzia di Costigliole si stava nascondendo, e che sarebbe la sua fidanzata. Hanno parlato i dipendenti dell’albergo in cui erano nascosti: “Sono arrivati lunedì sera – dice il responsabile dell’albergo – hanno fornito i documenti, gentilissimi, educati hanno pagato per tre giorni. Hanno fatto colazione al piano terra, poi non li abbiamo più notati, fino a quando mercoledì all’alba non è arrivata la polizia (…) noi non sapevamo nulla, abbiamo capito che si trattava del ragazzo del machete solo oggi leggendo i giornali”.
Le indagini hanno portato gli agenti della squadra mobile di Torino a rintracciare Costanzia di Costigliole in un albergo di corso Regina Margherita, dove si era nascosto per 48 ore. Il giovane, difeso dagli avvocati Paola Pinciaroli e Vittorio Nizza, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle accuse e ha negato ogni coinvolgimento, sostenendo di non possedere né uno scooter né un machete, e di non conoscere la vittima.Il movente dietro l’aggressione resta avvolto nel mistero, con una prima ipotesi che punta a una foto osé inviata su WhatsApp, secondo quanto riportato da Repubblica. Tuttavia, gli investigatori non escludono che dietro ci possa essere un movente legato al mondo della droga.
Aveva precedenti: i fatti accaduti in Spagna
Curiosamente, su Costanzia di Costigliole pendeva già un ordine di custodia in carcere emesso in Spagna per una serie di rapine.Il giovane, noto sui social con il soprannome di “Il Santo“, è descritto come appassionato di moto e tatuaggi, con un passato di studi in marketing a Barcellona. La sua famiglia, di antica nobiltà con prime investiture risalenti al 1215, attualmente vive a Torino. La storia si arricchisce di dettagli sui rapporti tra la vittima e l’aggressore, con la fidanzata di O.B. che ha rivelato agli inquirenti minacce precedenti legate a un presunto sgarbo verso la fidanzata del nobile. Il caso continua a tenere banco tra le cronache cittadine, mentre la comunità di Torino si interroga sulle dinamiche di un’aggressione che mescola antiche faide a questioni di moderna giustizia.