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Silvio Berlusconi aveva una “porta segreta” a Palazzo Grazioli: a cosa serviva, incredibile

Pubblicato: 27/03/2024 22:35
Silvio Berlusconi aveva una "porta segreta" a Palazzo Grazioli: a cosa serviva, inredibile

Palazzo Grazioli, noto epicentro della vita politica italiana grazie a Silvio Berlusconi, rivela una nuova sorpresa ai suoi nuovi inquilini, la Stampa estera, che si è trasferita nell’appartamento un tempo dimora dell’ex Presidente del Consiglio. La scoperta? Un passaggio segreto dietro una libreria.

Un Passaggio Segreto nella Storia

La residenza storica, che ha ospitato incontri politici cruciali e eventi mondani durante il periodo in cui Berlusconi ne fece il suo quartier generale, cela un dettaglio curioso: dietro una libreria si nasconde una scala, un viale d’uscita discreto dall’appartamento. Questo passaggio misterioso potrebbe aver consentito agli ospiti di lasciare le feste senza essere notati, suggerisce Tom Kington, corrispondente del Times di Londra, suscitando curiosità e speculazioni sui social.

Dalla Residenza Politica alla Casa della Stampa

Il trasferimento della Stampa estera nella storica abitazione segna una nuova fase per Palazzo Grazioli, un edificio che risale al ‘600 e che appartiene ancora oggi alla nobile famiglia romana dei Grazioli. La sede precedente della Stampa estera era in via dell’Umiltà, e il cambio di location ha portato alla luce questa sorprendente caratteristica dell’edificio, precedentemente utilizzato come residenza romana e ufficio politico di Berlusconi.

Memorie di Sfarzo e Diplomazia

Palazzo Grazioli conserva ricordi di incontri di alto profilo, tra cui quelli tra Berlusconi e Vladimir Putin, oltre a storie di lusso e intrattenimento. Sebbene lo sfarzo passato sia ormai un ricordo, la scoperta della scala segreta aggiunge un nuovo capitolo al mistero e al fascino dell’edificio, stimolando l’immaginazione su come sia stata utilizzata in passato.

Il passaggio nascosto dietro a una libreria rimane una testimonianza intrigante del periodo in cui Berlusconi vi abitava, un dettaglio che continua a suscitare domande e curiosità su ciò che avveniva dietro le porte chiuse di Palazzo Grazioli.