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Crolla il muro di omertà: si pente il boss Francesco Schiavone noto come Sandokan

Pubblicato: 29/03/2024 09:37

Crolla il muro di omertà dietro il quale si è trincerato per 26 anni. Francesco Schiavone, noto come “Sandokan“, capo di una delle cosche più temibili nella galassia della criminalità organizzata, quella dei Casalesi, sta collaborando con la giustizia.

E’ la notizia delle notizie, riportata da Repubblica, e arrivata a pochi giorni dal trentesimo anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana. Probabilmente la sua decisione di collaborare con la giustizia è proprio di alcune settimane fa, quando era trapelata la notizia che era stato trasferito nel carcere dell’Aquila per una visita medica, perché malato.

La lunga carriera criminale e l’arresto

Nato settant’anni fa a Casal di Principe, è in carcere dall’11 luglio 1998, quando fu scovato in un bunker di un’abitazione al centro di Casal di Principe, in via Salerno, insieme con la moglie e due figli. Deve scontare diversi ergastoli. (Continua a leggere dopo la foto)

La sua carriera criminale cominciò molto presto, ancora prima dei diciott’anni, prima come autista del boss Umberto Ammaturo e poi come autista e guardia spalle di Antonio Bardellino, contro il quale si rivoltò insieme agli altri capi dei clan casalesi e assunse il comando del sodalizio criminale dopo la scomparsa del capo. La morte di Bardellino, appunto è uno dei misteri che probabilmente la sua collaborazione con i magistrati contribuirà a svelare. Ma dai suoi racconti potranno essere chiariti anche altri casi irrisolti oltreché svelare complicità e rapporti con il mondo dell’imprenditoria e della politica che per anni ha sostenuto i gruppi criminali di Casal di Principe.

I figli Nicola e Walter già collaboratori di giustizia

Nel 2018 il primogenito Nicola, che aveva assunto le redini del clan, è stato il primo degli Schiavone a collaborare con la giustizia. Una scelta che è stata seguita dal fratello Walter nel 2021. Ora il padre Francesco, il fondatore del clan dei Casalesi, inizia a svelare ai magistrati i segreti del clan rimasti per quasi 30 anni sepolti sotto una cortina di silenzio. 

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2024 15:39