In un contesto di tensioni internazionali in crescita, la Polonia è stata il fulcro di due allarmi aerei in meno di 24 ore, che hanno visto in prima linea gli Eurofighter della Task Force Air 4th Wing dell’Aeronautica Militare italiana. Questi eventi, avvenuti il 28 e 29 marzo, hanno richiesto l’immediata mobilitazione dei caccia italiani dalla base aerea di Malbork, su segnalazione del Centro di Comando e Controllo delle Operazioni Aeree (Caoc) della Nato, basato a Uedem, in Germania.
Il compito affidato agli Eurofighter italiani era di intercettare e identificare aerei non identificati che volavano sulle acque internazionali del Mar Baltico, un’operazione che rientra nell’ambito delle missioni di Enhanced Air Policing (eAP) sostenute dalla Nato per assicurare la sovranità dei cieli ai margini dell’Alleanza Atlantica.
La Task Force Air “4th Wing” dispone di quattro Eurofighter (F-2000) di punta, provenienti da quattro distinti Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: il IV Stormo di Grosseto, il 36esimo Stormo di Gioia del Colle, il 37esimo Stormo di Trapani e il 51esimo Stormo d’Istrana. Questi aerei sono capaci di rispondere rapidamente a qualsiasi allarme, garantendo la possibilità di decollare in pochi minuti, disponibilità mantenuta h24, 365 giorni l’anno.
Il contingente italiano, operante in Polonia sotto la guida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è costituito da personale altamente qualificato dell’Aeronautica Militare, che include sia piloti dei Gruppi di Volo che team tecnici e logistici. Queste squadre sono stanziate presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, collaborando stretti con la Polish Air Force nel compito di difendere il lato nord-est dell’Alleanza Atlantica.
L’azione di un contingente italiano in terra polacca per missioni di eAP non è una novità, segnando questa come la seconda occasione di tale impiego. Ciò nonostante, l’efficienza e la prontezza delle operazioni di intercettazione ribadiscono il significativo contributo dell’Italia alla sicurezza collettiva dell’Alleanza, in un’area di grande rilevanza geopolitica come il Mar Baltico, teatro di frequenti momenti di tensione.