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Il Moscagate mostra il vero volto dell’Europa (e la sua mancata forza)

Pubblicato: 01/04/2024 11:10

I servizi segreti cieki, insieme a quelli polacchi, stanno scoprendo il fondo di un barile putrescente. Alcuni europarlamentari venivano pagati da un magnate ucraino amico di Putin per rilasciare interviste filorusse. La presidenza Metsola ne è edotta, e sta provando a verificare lo scandalo di un parlamento ormai alla fine del suo mandato. Non è una sorpresa che alcune forze politiche, presenti in parlamento, avessero un orientamento non favorevole all’Ucraina, e sposassero più o meno palesemente le idee putiniane. Ma una cosa è fare questo per ideologia, per un ribellismo ad un’idea di Europa mercantilistica, lontana dalle tradizioni o sentimenti popolari, un’altra è farlo perché pagati dal Cremlino.

Si contesta Davos&Soros e si finisce ad incassare rubli, opportunamente convertiti in euro, quella moneta così contestata come mezzo di finanza europea, ma così ricercata come tangente. Il Moscagate è decisamente più vergognoso e pericoloso del Qatargate, perché mina l’unità europea su un fronte di guerra. Contestare, lo fa il Papa, lo fanno altri per nobili ragioni, una guerra è possibile, tradire per soldi, per gestire mercimonio elettorale o personale è tradimento. Ma quale è il substrato culturale che può generare tutto questo?

L’Ora più Buia dell’Europa contemporanea

Guardando l’altro giorno l’Ora più buia, il capolavoro di Joe Wright sui primi giorni del governo di Winston Churchill, si capisce quanto erano deboli le gerarchie continentali di fronte all’uomo forte, allora Hitler oggi Putin, quanto volessero arrendersi per tentare conservare privilegi e non sacrificarsi. Senza Churchill che fu strenuo combattente del nazismo, che non si arrese alle pressioni politiche anche del suo partito, oggi vivremmo in un altro mondo, non decisamente migliore. Oggi sono più forti e compatte le elite Europee ? Abbiamo un Winston con la V di Vittoria, nonostante la soverchiante potenza di fuoco avversaria, oggi in Europa? Appena Macron ha proposto di inviare truppe in Ucraina i benpensanti europei lo hanno preso per pazzo. E quando Putin attaccherà i paesi baltici, già europei, che faremo? 

Nel frattempo ci pigliamo gli spiccioli del Cremlino, magari votando dei partiti nazionalisti ma pagati dall’estero. Ci vorrebbe il Dante del VI Canto per dipingere il Vecchio Continente di oggi, Ahi serva Europa, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma di bordello. L’Europa si è italianizzata.