
Ilaria Salis “non è un’eroina. Lei e i suoi compagni sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi”. Lo ha affermato il il portavoce del governo Orban, Zoltan Kovacs, aggiungendo che “questi sono i fatti. Tutto il resto è una mera invenzione politica, e noi difenderemo la reputazione e l’integrità della nostra magistratura, non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo”.
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Le parole di Kovacs contro il padre di Ilaria Salis
Dell’insegnante in carcere da oltre 13 mesi a Budapest con l’accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra, Zoltan Kpvacs, in un video pubblicato su X, aggiunge: “Il padre di Ilaria Salis ha parlato a tutta la stampa occidentale, comprese alcune testate americane. È stato anche invitato all’Europarlamento e ha lanciato accuse gravi e infondate o ha rilanciato altre accuse infondate che non possono rimanere senza una risposta. È stato lui a trasformare il caso della figlia in una questione politica e ora appare sorpreso che vengano date risposte politiche a queste accuse totalmente infondate”.
? Ilaria Salis is not a hero. She and her 'comrades' came to Hungary and committed barbaric, premeditated assaults on Hungarian citizens—these are the facts. Anything beyond this is a mere political fabrication, and we will defend the reputation and integrity of our judiciary,… pic.twitter.com/aWvkJiL3Kz
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) April 5, 2024
“Salis ha commesso un crimine grave, respingiamo le accuse politiche”
“Come padre forse farebbe meglio a riflettere su come sua figlia sia rimasta coinvolta in una vicenda del genere, dal momento che questo caso non è isolato”, ha proseguito Kovacs. “La signora in questione è stata coinvolta in vicende simili in passato. E non dimentichiamo che il crimine di cui parliamo è estremamente grave e comporta condanne severe nel sistema legale ungherese”. Il portavoce del governo ungherese ha poi aggiunto: “Quando ci vengono rivolte accuse politiche, nessuno dovrebbe sorprendersi del fatto che i politici respingano queste accuse. È infatti nostro dovere difendere la reputazione e l’integrità, così come l’indipendenza delle nostre istituzioni, in questo caso la magistratura”.
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