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Italia, ancora una scossa. Terremoto senza fine

Pubblicato: 07/04/2024 21:42

Napoli – Un nuovo episodio sismico ha scosso i Campi Flegrei nel tardo pomeriggio di oggi, domenica 7 aprile, portando nuovamente inquietudine tra gli abitanti della zona. Alle 19:43, i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3, con epicentro localizzato nell’area di Agnano, nelle immediate vicinanze della zona occidentale di Napoli.

Questo evento segue una precedente scossa di magnitudo 2.2 avvertita distintamente dalla popolazione locale nella mattinata, segno di una crescente attività sismica nella regione. In effetti, nel corso delle ultime ore, sono state registrate numerose scosse di varia intensità, anche se per lo più di bassa magnitudo. Questa sequenza di tremori fa ipotizzare la presenza di uno sciame sismico in atto, un fenomeno non nuovo per l’area dei Campi Flegrei, ma che solleva preoccupazioni per la possibile evoluzione.

Gli esperti sottolineano come, attualmente, gli sciami sismici registrati siano notevoli ma di bassa intensità. Tuttavia, avvertono che “Finché ci sarà il sollevamento del suolo, continuerà anche l’aumento della pressione interna, e dunque la probabilità di terremoti anche più forti aumenta”. Il vero allarme riguarda il fenomeno del sollevamento del suolo che, al momento, si registra in misura maggiore rispetto al già critico anno del 1984, indicando una pressione sotterranea molto elevata.

Il sollevamento del suolo viene descritto come un “manometro di pressione”: più alto è il livello del suolo, maggiore è la pressione sottostante, aumentando così il rischio che le rocce si fratturino, causando terremoti di maggiore intensità. Nonostante in passato, come negli anni 1972 e 1984, il fenomeno del bradisismo si sia arrestato improvvisamente, al momento la tendenza sembra indicare una prosecuzione di questa attività sismica.

La comunità scientifica rimane in allerta, monitorando costantemente i movimenti sismici nella speranza di fornire tempestive comunicazioni alla popolazione. Allo stesso tempo, gli abitanti dei Campi Flegrei vivono con la consapevolezza di un potenziale rischio, testimoni di una terra che continua a muoversi sotto i loro piedi.