In una mattina che si preannunciava come tante altre, Castelcucco, tranquillo comune in provincia di Treviso, è stato teatro di una tragica vicenda che ha spezzato la vita di Alfredo Ceccon, 55 anni, appassionato ciclista amatoriale. L’incidente mortale si è verificato poco prima delle 9:30, quando Ceccon, in sella alla sua bicicletta e in compagnia di amici con cui condivideva la passione per il ciclismo, è stato coinvolto in uno scontro frontale con un’autovettura.
La dinamica dell’incidente, avvenuto sulla strada che collega Paderno del Grappa a Castelcucco, vede come contrappositi Ceccon e un novantenne alla guida dell’auto che sopraggiungeva in direzione opposta. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dalla Polizia Unione Montana del Grappa, sembra che l’autovettura abbia tentato una manovra per dirigersi verso il cimitero, senza tuttavia notare l’arrivo del gruppo di ciclisti.
Nonostante l’immediata richiesta di soccorso e l’intervento tempestivo dei sanitari del Suem di Crespano, i tentativi di rianimazione praticati a Ceccon, tra cui un massaggio cardiaco, si sono rivelati vani, lasciando i presenti e la comunità a confrontarsi con l’improvvisa perdita.
Alfredo Ceccon era ben conosciuto all’interno della comunità ciclistica locale, impegnato con il gruppo sportivo «R2» come ciclista amatore. La sua partecipazione al raduno iniziale della stagione testimonia l’entusiasmo e la dedizione verso lo sport che lo appassionava profondamente.
L’incidente ha lasciato un vuoto incommensurabile nel cuore di chi conosceva Ceccon e ha riacceso i riflettori sulla necessità di una maggiore consapevolezza e sicurezza stradale, in particolare per quanto riguarda la coesistenza tra veicoli a motore e ciclisti. Mentre la comunità piange la scomparsa di uno dei suoi membri, le indagini proseguono per fare piena luce sulla dinamica di quanto accaduto, nella speranza che simili tragedie possano essere prevenute in futuro.