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Addio al premio Nobel Peter Higgs: le sue scoperte hanno cambiato la storia della fisica

Pubblicato: 09/04/2024 20:35

Uno dei più grandi scienziati della nostra epoca si è spento in queste ore. È morto, infatti, Peter Higgs, il cui resterà per sempre legato a una delle particelle più famose e allo stesso tempo meno comprese dal grande pubblico (il Bosone di Higgs per l’appunto). Come raccontato dal Corriere della Sera, a passare alla storia è stata soprattutto una sua grande scoperta: un giorno del 1964 lo scienziato nato nel 1929 stava passeggiando per la campagna e le colline scozzesi del Cairngorm quando ebbe quella che lui stesso definì “una grande idea”. Proprio come Albert Einstein, aveva teorizzato delle scoperte che sarebbero state dimostrate solo molto tempo dopo. Per il bosone, che avrebbe poi preso il suo nome, avrebbe poi ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 2013.

Addio al premio Nobel Peter Higgs

Il bosone di Higgs serviva per spiegare l’origine della massa delle particelle elementari e in particolare del bosone W, teorizzato anch’esso negli anni Sessanta e scoperto da Carlo Rubbia che grazie ad esso ha condiviso il Premio Nobel per la Fisica nel 1984 con Simon van der Meer. Insieme al bosone Z, il W è una delle due particelle mediatrici della forza debole ed è responsabile di processi quali il decadimento nucleare.

A legarlo, o meglio ad accoppiarlo, con il bosone di Higgs è la forza nucleare debole, originariamente scoperta da Enrico Fermi e poi resa più completa dall’introduzione dell’elettromagnetismo nella teoria. La teoria di Higgs è stato il più grande successo scientifico del famoso acceleratore di particelle del Cern di Ginevra e uno dei progetti che ne ha permesso la dimostrazione, l’Atlas, era guidato dall’italiana Fabiola Gianotti, che difatti annunciò al mondo la scoperta nel 2012, proprio alla presenza di Higgs.

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Ultimo Aggiornamento: 09/04/2024 20:38