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Marzo batte il record del mese più caldo della storia (ed è la decima volta di fila)

Pubblicato: 10/04/2024 17:32

È per la decima volta di fila che in Europa viene superato il record del mese più caldo della storia. Ma non sono molti quelli che ritengono che sia un problema che li riguarda (emergenze da eventi meteorologici estremi, e incombente siccità, a parte). L’ennesimo – e come sempre inascoltato – campanello d’allarme è arrivato attraverso l’agenzia europea Copernicus, che elabora i dati satellitari della rete di osservazione del pianeta in un bollettino “che sta drammaticamente diventando sempre uguale a sé stesso”.

Marzo 2024 è stato archiviato come il decimo mese di fila più caldo di sempre. Stiamo parlando, come ci ricordano gli studiosi, del fatto di aver toccato una temperatura media mensile (rilevata a 2 metri del suolo terrestre, più o meno all’altezza del nostro naso) più alta in confronto a quelle registrate nello stesso mese di riferimento. La temperatura media globale di marzo è stata di 14,4 gradi centigradi, superiore di 0,73° rispetto alla media del trentennio 1991-2020; ma anche di 0,10° rispetto al precedente record di marzo che fu nel 2016. Il mese inoltre è stato di 1,68°C più caldo della media di marzo del cinquantennio 1850-1900, periodo di riferimento dell’era pre-industriale.

L’accordo di Parigi non viene raggiunto, la situazione precipita

Come hanno poi aggiunto da Copernicus, la temperatura media globale è stata superiore di 1,58 gradi centigradi rispetto alla media pre-industriale. Tanto per capire in che mondo viviamo, va sottolineato che in base a queste rilevazioni non è stato centrato l’obiettivo fissato agli accordi Parigi sul clima: era il dicembre 2015 e furono firmati da 194 Paesi e dall’Unione europea per contenere l’aumento della temperatura globale entro un grado e mezzo. Il periodo critico che ha portato la Terra oltre gli 1,5°C è stato luglio 2023 e da allora non si è mai scesi al di sotto di questa soglia, con un picco a dicembre 2023 che ha visto un incremento di 1,78°C.

Le conseguenze di tutto questo calore disperso al suolo sono già evidenti. In questi giorni in molti comuni della Sicilia l’acqua potabile è stata razionata, un provvedimento che riguarda circa 1 milione di persone. Sull’isola in molti, turisti compresi, sono felici di aver potuto fare il bagno in mare già dalla fine di marzo; l’altra faccia della realtà dice che i bacini per irrigare sono al 30% della capacità e già si temono la morìa del bestiame e conseguenze sotto l’aspetto sanitario (Emergenza acqua in Sicilia).

I dati rilevati da Copernicus ci dicono inoltre che nella sola Europa il mese di marzo 2024 ha superato di 2,12° la media del periodo preindustriale. Un mese che, sottolinea Samantha Burgess, vicedirettrice di Copernicus Climate service (C3S), “continua la sequenza di record climatici infranti sia per la temperatura dell’aria che per la temperatura superficiale degli oceani. La temperatura media globale è la più alta mai registrata, per arrestare ulteriori riscaldamenti sono necessarie rapide riduzioni delle emissioni di gas serra”.