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Fallout, la serie tv ispirata ai videogame arriva sul piccolo schermo: vi sveliamo com’è

Pubblicato: 11/04/2024 14:24

Dopo il successo di The Last of Us, sembra proprio che per i prodotti tratti dai videogiochi sia iniziata un’epoca d’oro. Ultima dimostrazione è l’arrivo di Fallout su Amazon Prime Video, serie tv ispirata alla celebre saga videoludica creata da Bethesda e ambientata in un universo apocalittico, dove i sopravvissuti all’olocausto nucleare si trovano a fare i conti con radiazioni, bande criminali che scorazzano per le città e pericolosissimi mutanti nati a seguito delle esplosioni. Gli sceneggiatori hanno lavorato per inserire gli episodi nel continuum già tracciato dai videogiochi, così da far sembrare la serie il naturale proseguimento di quanto visto durante i titoli usciti negli ultimi anni.

Un’idea che ha funzionato, tirando le somme, decisamente bene. Creata dagli autori di Westworld, Jonathan Nolan e Lisa Joy, e ispirata quindi all’omonimo videogioco, la serie TV di Fallout è ambientata duecento anni dopo l’apocalisse nucleare provocata da un conflitto senza precedenti. Pe evitare l’estinzione e di conseguenza l’annientamento totale, gli esseri umani sono riusciti a trovare rifugio in alcune strutture sotterranee chiamate Vault e progettate per salvaguardare la specie dall’incubo nucleare. Passano quindi un paio di secoli prima che la giovane Lucy (interpretata da Ella Purnell), discendente dei residenti di questi rifugi, decide per dei motivi che non vi riveleremo di uscire dal Vault 33. Davanti a sé troverà un mondo spoglio e desolato, facendo la conoscenza di altri personaggi tra i quali Maximus, aspirante scudiero della Confraternita dell’Acciaio (e interpretato da Aaron Moten).

A completare il cast ci sono poi Hank MacLean (interpretato da Kyle MacLachlan), Norm MacLean (con il volto di Moisés Arias), Dane (interpretata da Xelia Mendes-Jones), Chet (interposto da Dave Register), Reg McPhee (interpretato da Rodrigo Luzzi) e infine Davey (portato sul piccolo schermo da Leer Leary). Otto gli episodi complessivi, della durata di un’ora l’uno circa, con un tono che oscilla tra la drammaticità e l’ironia, grazie soprattutto ad alcuni interpreti. Non manca un pizzico di violenza, che però la critica sembra aver gradito: tanto per la scrittura quanto per gli effetti speciali, la serie è stata lodata dalle testate specializzate, che hanno sollineato anche qualche difetto come qualche esagerazione di troppo e figure un po’ troppo caricaturali sparse qua e là. Nel complesso, però, una piena promozione.

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