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Salvini sbotta e risponde a Bossi: “Cosa ho fatto per la Lega”

Pubblicato: 14/04/2024 16:34

VARESE – Durante la celebrazione dei 40 anni della Lega, Matteo Salvini ha approfittato del palco allestito sotto la prima sede storica del Carroccio per rispondere alle critiche di Umberto Bossi, che ieri aveva chiesto un “nuovo leader” per il partito. Nonostante l’affetto e il rispetto per Bossi, Salvini non ha nascosto il suo disappunto, sottolineando i sacrifici e i risultati ottenuti durante il suo decennio di leadership.

Grazie,” ha ripetuto Salvini, ma con evidenti “però”. Ha ricordato le difficoltà affrontate da Roberto Maroni, che ha guidato il partito nei mesi turbolenti segnati dall’indagine su Francesco Belsito e il deficit di 49 milioni di euro. Salvini ha poi rivendicato il suo ruolo attuale, con orgoglio, menzionando il 34 per cento raggiunto alle Europee del 2019 e la crescita del partito, che ora conta 500 sindaci in Italia.

Il segretario ha enfatizzato che la sua Lega lavora per la pace, combattendo contro “il fanatismo islamico, il male del 2024″. Inoltre, ha sottolineato l’arrivo dell’autonomia, con una riforma pronta per il Parlamento il 29 aprile.

Nonostante le sfide, i leader dal palco, da Roberto Calderoli a Giancarlo Giorgetti, hanno ribadito l’importanza di non arrendersi mai, malgrado i sondaggi meno favorevoli in vista delle prossime Europee. In particolare, Giorgetti, proposto da Bossi come possibile successore, ha parlato di una storia leghista di “grandi intuizioni e errori corretti”.

Nel discorso di Salvini, c’è stato spazio anche per le iniziative contro la chiusura delle scuole durante il Ramadan e per la celebrazione dell’autonomia come tema ricorrente tra i discorsi.

Concludendo, Salvini ha puntato il dito contro coloro che nel centrodestra potrebbero preferire alleanze con la sinistra, sostenendo la coerenza di Marine Le Pen rispetto a Macron, criticato per le sue politiche estere.

La festa si è conclusa con musica, un risotto con luganega e una torta, con Salvini e la sua compagna Francesca Verdini al centro della scena. Dalla sede storica del partito pendeva uno striscione che legava il passato al presente, sottolineando al tempo stesso le divisioni attuali.

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2024 16:35