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Supermercati, quali sono i prodotti che vengono rubati di più: la classifica

Pubblicato: 14/04/2024 09:41

È il vino il prodotto più rubato dagli scaffali dei supermercati, ipermercati e discount. A seguire i salumi, il tonno e il caffè. Questa la singolare classifica dei prodotti alimentari preferiti dai ladri, secondo l’osservatorio della Confcommercio che ha preso in esame i dati relativi ai taccheggi registrati nei maggiori centri vendita di Roma. Ma c’è da credere che queste “preferenze” dei ladri di alimenti possano essere replicate nelle maggiori città italiane.

L’indagine della Confcommercio è molto articolata e ha cercato di analizzare quale sia l’identikit del ladro; poi come avvengono i furti all’interno dei market, piuttosto che indicare quali siano i giorni preferiti per colpire. Rispetto al primo approfondimento, viene spiegato che le modalità dei furti sono spesso collaudate, perché i ladri di cibi e bevande si affidano soprattutto al taccheggio: portano via la merce esposta sugli scaffali, non visti tra le corsie dei negozi. E’ per questo che molti gruppi della Gdo (grande distribuzione organizzata) oggi ricorrono ai sensori antifurto – gli anti-taccheggio, per l’appunto – per quei prodotti più costosi. Come i vini Doc più pregiati. Il caro vita, con l’inflazione in poppa, ha accelerato il fenomeno, soprattutto perché tra gli italiani la tavola resta una componente importante della spesa familiare. A questa è destinato infatti all’incirca il 18% delle risorse, con una spesa media mensile di 482 euro.

Il valore dei taccheggi nei supermercati italiani

Detto che il valore medio della refurtiva, per ogni singolo caso di furto riscontrato, è di 14 euro, secondo il report i furti causerebbero una perdita stimata di prodotti in vendita complessiva dell’1,38% del fatturato annuo delle aziende di settore in Italia. Per una perdita stimata di circa 4,6 miliardi di euro. In media su Roma sono stimati 400 colpi al giorno; proprio sui giorni a rischio per gli esercenti, la Confcommercio rileva che quelli più critici risultano il mercoledì e il giovedì. In pratica, “colpire” durante la spesa di metà settimana e non in quella del fine settimana, renderebbe più sicuro il poter mettere a segno il furto. A rubare articoli alimentari, ma non solo questi, sarebbero prevalentemente gli uomini, ma con una percentuale di poco superiore (il 56%) alle donne. Mentre l’età spazia tra i 38 e i 60 anni.

La povertà alla base del taccheggio (e a volte la voglia di lusso)

Sempre secondo i dati raccolti, si compiono questi furti spesso per mancanza di soldi. Ma, viene aggiunto, in molte occasioni si tratta di un vizio che va a soddisfare un bisogno (inconfessato?) di avere dei prodotti che non ci si potrebbe permettere di comprare. Da qui il primato del vino, a cui seguono nella classifica anche altri alcolici, i salumi, i formaggi, il tonno in scatola e il caffè. Per la Coldiretti la voce più pesante – economicamente – nel carrello di chi fa la spesa è quella relativa a carne e salumi (spesa media mensile di 104 euro); seguono pasta, pizza, pane e cereali (media di 76 euro), poi le verdure con 61 euro. Dietro ancora latte, formaggi e uova con 58 euro; la frutta per 41 euro; infine il pesce pesce con 38 euro.

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2024 10:40