Vai al contenuto

“Se voglio fare male io colpisco”: minacce a un ex consigliere, Sindaca di Viterbo a giudizio

Pubblicato: 17/04/2024 18:08
"Se voglio fare male io colpisco": minacce a un ex consigliere, Sindaca di Viterbo a giudizio

“Noi quando vogliamo colpire o abbiamo qualcosa o la inventiamo”. È una conversazione intrisa di minacce, intercettata a tavola durante una cena, che incastra Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, per la quale la procura di Viterbo ha chiesto il giudizio immediato con l’accusa di “minaccia a corpo politico” in concorso. Coinvolto anche il marito della donna: i due avrebbero minacciato ad una cena l’ex consigliere comunale Marco Bruzziches. I pubblici ministeri Massimiliano Siddi e Chiara Capezzuto hanno avanzato la richiesta, che ora attende il pronunciamento del GIP del tribunale viterbese.

Il caso è scaturito da un esposto dell’ex consigliere comunale di maggioranza, oggi passato all’opposizione, Marco Bruzziches, il quale ha denunciato un presunto episodio avvenuto durante una cena il 26 settembre scorso. Secondo Bruzziches, durante l’incontro, incentrato sulla gestione delle deleghe amministrative, il marito della sindaca avrebbe tenuto dei comportamenti intimidatori, evidenziando una strategia di tutela della maggioranza che potrebbe sfociare in azioni estreme.

L’intercettazione: “O abbiamo qualcosa o la inventiamo”

Bruzziches ha registrato la conversazione, in cui il marito della sindaca avrebbe detto: “mi devo sempre preoccupare per il domani. È uno dei miei compiti e il domani è la tutela della maggioranza, prima di Chiara poi della maggioranza allora io, noi quando vogliamo colpire o abbiamo qualcosa o la inventiamo. Ora proprio come fare non te lo dico e questo lo facciamo in casi estremi. No questo a tua conoscenza. Non siamo dei principianti se io voglio fare male capisco chi del tuo stato di famiglia è più debole, e poi vado a colpire quella persona. O ce l’ha o gliela creo“.

La sindaca Frontini ha fermamente respinto le accuse, affermando di non aver mai commesso alcun reato e sostenendo che le frasi siano state estrapolate dal loro contesto originale, riferendosi a una serata informale “fra pizza e birra“. Inoltre, ha sottolineato come le dichiarazioni fossero parte di una conversazione amichevole, spesso caratterizzata da iperboli e battute.

Chiara Frontini, eletta con una lista civica nelle amministrative del 2022, ha anche depositato una memoria difensiva presso la procura il 4 aprile, ribadendo la sua convinzione di non aver minacciato o intimidito nessuno, confutando legalmente e fattualmente tutte le accuse.

Il caso solleva questioni delicate sulla condotta dei pubblici ufficiali e l’uso delle registrazioni private in contesti legali, mentre la comunità di Viterbo attende ulteriori sviluppi sul procedimento giudiziario che potrebbe avere significative ripercussioni politiche e personali per i coinvolti.