Nella tranquilla zona di Iztacalco, a Città del Messico, un orrore inimmaginabile è stato scoperto. Miguel Cortes, 39 anni, professione chimico farmaceutico e attore amatoriale, nonché noto attivista per i diritti umani, è stato arrestato con l’accusa di essere uno dei più violenti serial killer del paese.
L’arresto è avvenuto dopo l’omicidio di una giovane 17enne, vicina di casa dell’accusato, uccisa brutalmente nel suo appartamento il 17 aprile. Cortes è accusato di aver pugnalato anche la madre della ragazza, che è sopravvissuta ma attualmente si trova in gravi condizioni in ospedale.
Durante la perquisizione dell’appartamento di Cortes, le autorità hanno fatto una scoperta macabra: i resti di diverse donne, inclusi teschi, erano sparsi per la casa, alcuni persino conservati nel frigorifero. Oltre ai resti umani, sono stati trovati prodotti chimici e documenti identificativi delle vittime, suggerendo che l’uccisione di almeno altre sette donne potrebbe essere stata opera sua. Tuttavia, gli investigatori sospettano che il numero totale delle vittime possa essere molto più alto, con la stampa locale che riporta fino a 20 omicidi.
In aggiunta, è stato ritrovato un diario nel quale il presunto assassino descriveva il suo modus operandi. La Procura sta attualmente lavorando per collegare queste informazioni alle persone scomparse negli ultimi anni, molte delle quali sembra siano state avvicinate online. Tra le possibili vittime identificate figura Frida Sofía, una studentessa scomparsa nel 2015 e il cui caso aveva già suscitato grande attenzione.
Le indagini sono ancora in corso e la Procura ha avviato un’indagine approfondita dopo le prove emerse, mentre la comunità resta sconvolta dalla doppia vita di un uomo che si presentava come difensore dei diritti umani ma che si è rivelato un mostro.