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Arrestato Mingazoc di Forbes Russia: accusato di aver diffuso informazioni false, documentava i crimini di guerra a Bucha

Pubblicato: 26/04/2024 15:39
mingazov

Sergej Mingazov, giornalista per l’edizione russa della nota rivista Forbes, è stato recentemente arrestato con l’accusa di diffondere false informazioni riguardanti l’esercito russo. Secondo le autorità russe, Mingazov ha riportato su suo canale Telegram i contenuti pubblicati dall’agenzia britannica Reuters e altre testate, che documentavano presunti crimini di guerra commessi dall’esercito russo a Bucha, Ucraina, nella primavera del 2022.

Il giornalista si trova attualmente detenuto in un centro di detenzione a Khabarovsk, nell’Estremo Oriente Russo. Finora, la redazione di Forbes Russia non è riuscita a stabilire un contatto diretto con lui. Questo arresto solleva nuove preoccupazioni riguardo la libertà di stampa in Russia, soprattutto considerando le recenti leggi che puniscono la diffusione di notizie considerate false sulle forze armate e che proibiscono il discredito dell’esercito.

Queste leggi sono state approvate all’inizio di marzo 2022, poco dopo l’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, e prevedono severe pene detentive per chiunque venga ritenuto colpevole di violarle. La situazione di Mingazov riflette la crescente pressione e le restrizioni imposte ai giornalisti in Russia, specialmente a coloro che cercano di riportare eventi o dati che potrebbero mettere in cattiva luce il governo o le sue operazioni militari.

Forbes Russia: da indipendente a irregimentata

La storia di Forbes Russia, lanciata nel 2003 come la quinta edizione in lingua locale della rivista Forbes, è emblematica delle trasformazioni nel panorama mediatico russo. Originariamente indipendente, nel corso degli anni la testata si è progressivamente allineata alle direttive del governo. Attualmente, la licenza di Forbes Russia è detenuta da Magomed Musaev, un magnate con legami noti con il Cremlino. Nel 2022, Musaev ha tentato, insieme ad Austin Russell, di acquisire l’intero gruppo Forbes Media Group, ma l’affare è sfumato a causa delle preoccupazioni relative a possibili interferenze politiche.

L’arresto di Mingazov solleva questioni significative sulla capacità dei giornalisti di operare liberamente in Russia e sulla sicurezza di coloro che si impegnano a riportare notizie che possono essere sgradite al governo. Con il mondo che osserva attentamente, la situazione di Mingazov diventa un caso di studio cruciale per il futuro della libertà di stampa e dell’espressione in Russia e, più in generale, per la stabilità dei diritti umani nel paese.