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Alessandro Venturelli, slitta l’archiviazione sul ragazzo scomparso. La madre: “Bisogna cercarlo in Europa”

Pubblicato: 29/04/2024 15:07

L’udienza per l’archiviazione del caso di Alessandro Venturelli, di cui si sono perse le tracce da Sassuolo più di 3 anni fa, è slittata al 7 ottobre. La mamma, Roberta Carassai: “Solo un ordine di indagine europea potrebbe cambiare le cose, portare ad una svolta”.
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La decisione sull’archiviazione del caso di Alessandro Venturelli si attendeva per domani, 30 aprile, ma Roberta Carassai, mamma del ragazzo, ha confermato oggi che c’è stato un rinvio. “Io però non voglio aspettare il 7 ottobre come ho aspettato tutti questi mesi, mi state chiedendo troppo. Io voglio un ordine di indagine europeo, perché questo limbo è un sospeso e rimanere in sospeso sempre è complicato. Basta!”. Questo il dolore della donna, intervenuta in mattinata durante la trasmissione di Rai 1, “Storie Italiane”.

Mandato d’indagine europeo

Carassai, che nelle ultime settimane aveva cercato di tenere alta l’attenzione sulla scomparsa del figlio, chiedendo in tv e sui social che non venga archiviato il caso e che si continui a cercare Alessandro, continua a ribadire l’importanza di una rogatoria internazionale per cercare il ragazzo fuori dall’Italia. “Poco conta se dalla Procura non arriverà un ordine di indagine europea: solo quello potrebbe cambiare le cose, portare ad una svolta”, ha insistito la donna.

La scomparsa di Alessandro Venturelli

Era il 5 dicembre 2020 quando di Alessandro, all’epoca 21enne, si persero le tracce. La famiglia da allora non ha mai perso la speranza di ritrovarlo vivo. Del giovane sono arrivate segnalazioni dall’Italia, da Napoli e Roma in primis, ma anche dall’estero, in particolare dall’Olanda. Secondo Roberta Carassai, si sarebbe potuto fare di più per cercarlo: “Da subito noi abbiamo detto del malessere di mio figlio, delle sue paure, che dormiva con me e riusciva solo a piangere. Era chiaro che c’era qualcosa che non andava. Ma loro l’hanno subito derubricato in allontanamento volontario. Non c’è stato un posto di blocco, non hanno visionato telecamere che magari possono aver ripreso Alessandro e chi ha incontrato”.