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Le due facce di Giorgia Meloni: fuori dai confini, la premier smentisce sé stessa

Pubblicato: 30/04/2024 08:13

L’approvazione del nuovo Patto di stabilità e crescita da parte del governo di Giorgia Meloni rappresenta un vivido esempio delle intrinseche contraddizioni che affliggono la politica contemporanea, in particolare per quei partiti che in patria cavalcano l’onda del populismo, ma che si trovano a dover adottare misure pragmatiche sul palcoscenico europeo. Il recente voto italiano, insieme agli altri membri dell’UE, si colloca in netto contrasto con la retorica dei partiti di governo che solamente una settimana prima esprimevano scetticismo o aperta contrarietà verso la revisione della governance economica europea. Rimane lo spettacolo folle di un governo che fa il contrario di quello che dicono i partiti che lo compongono. Appena una settimana fa, al Parlamento europeo, i deputati di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si sono astenuti o hanno votato contro la revisione della governance economica, spiegando che le regole sono troppo rigorose per l’Italia.

È difficile non percepire un senso di disorientamento tra gli elettori, costretti a navigare tra dichiarazioni di intenti e azioni che si contraddicono apertamente.

Questa pratica non è un fenomeno isolato ma si riflette in un più ampio contesto europeo, dove i partiti spesso devono equilibrare le aspettative locali con le pressioni e le esigenze di un’Unione che impone coerenza e compromessi. Tuttavia, il governo Meloni, in particolare, sembra cedere troppo facilmente alle necessità di compromesso, sacrificando quella stessa sovranità nazionale che tanto predica proteggere. La questione solleva dubbi non solo sulla coerenza, ma anche sulla sincerità delle posizioni politiche espresse.

Di fronte a questo scenario, la necessità per i politici di agire con maggiore trasparenza e onestà non è mai stata così impellente. I cittadini meritano una politica che non solo rispetti le promesse elettorali, ma che sia anche capace di navigare le complesse dinamiche internazionali con integrità. Il continuo alterare la narrazione in base alle convenienze del momento non fa altro che erodere la fiducia pubblica in quelle istituzioni che dovrebbero invece rappresentare un baluardo di stabilità e affidabilità.

Serve un approccio più schietto e responsabile. La capacità di ammettere i necessari compromessi senza mascherarli da vittorie può non solo chiarire il campo politico, ma anche rafforzare la fiducia degli elettori, cosa essenziale in un periodo in cui la credibilità politica è troppo spesso in discussione. Solo attraverso una maggiore sincerità e trasparenza, i leader possono sperare di guidare con legittimità in un’Europa sempre più complessa e interconnessa.

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