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Meteo impazzito, Kenya devastato. Città distrutte, centinaia di vittime. Ma fino a due anni fa c’era la siccità (DUE VIDEO)

Pubblicato: 02/05/2024 14:39

Sono tremende le immagini che arrivano dal Kenya in questi giorni. L’impressionante ferocia della natura che si abbatte su ogni cosa, e provoca il crollo di dighe, inondazioni che spazzano via interi paesi, centinaia di vittime innocenti ricordano situazioni simili che si stanno verificando sempre più spesso in Medio Oriente. Stiamo parlando del Kenya, un Paese sino a due anni fa vittima della siccità prolungata. E che si tratti di una situazione anomala, è testimoniato anche dalla fuga disperata dei turisti che in questo periodo si recano nel Paese africano per i tradizionali Safari naturalistici. L’acqua sta portando via tutto: i lodge, le jeep e i campi con le tende. Decine di persone sono rimaste bloccate nella riserva naturalistica del Masai Mara, e si sta cercando di trarle in salvo. (continua dopo il video)

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La zona settentrionale della nazione africana è di fatto isolata dal resto del Paese. I residenti sono costretti alla fuga per la sopravvivenza. Si parla di almeno 185.000 persone costrette a sfollare dalle loro abitazioni. Nei giorni scorsi, il cedimento di una diga nella zona centrale del Paese aveva causato un numero ancora imprecisato di morti. Le prime stime parlavano di 70 vittime, ma le autorità hanno affermato che il numero è destinato ad aumentare. Il susseguirsi di eventi naturali catastrofici in zone di solito piuttosto aride è un fenomeno che sembra sempre più esteso, anche se in Africa la stagione delle piogge porta sempre a uno stravolgimento del clima. Ma domandarsi se l’intervento umano sulle condizioni atmosferiche, ormai certificato e chiamato “cloud seeding“, non sia in parte responsabile di ciò che accade è lecito, di fronte all’intensificarsi di queste tragedie.