
Quindici italiani si trovano attualmente bloccati sull’isola di Socotra nello Yemen, dopo essere arrivati con l’unico volo settimanale da Abu Dhabi. A causa del conflitto in corso nel Paese il gruppo è incerto su come poter tornare a casa. Sulla vicenda, si sta già muovendo la Farnesina. Fra loro anche dei veneti, tanto che il presidente Luca Zaia, è in contatto con la Farnesina per contribuire a risolvere la situazione.
“Ricevuta la notizia da uno dei nostri concittadini veneti – rileva Zaia – ho contattato il Ministero degli Esteri, dal quale ho ricevuto la rassicurazione che sono state attivate le procedure del caso. È auspicabile che il volo di rientro possa essere attivato tra qualche giorno”.
Giangiacomo Calovini, capogruppo FdI nella commissione Affari esteri e comunitari ha dichiarato: “Non c’è nessun immediato pericolo e questa è la cosa importante”, ha spiegato il deputato di Fratelli d’Italia, “ho parlato più volte con il ministero degli Esteri e anche con alcuni dei 15 turisti bloccati a Socotra. L’auspicio è che possano rientrare quanto prima a casa”. Il deputato sottolinea anche come le indicazioni di Viaggiare Sicuri fossero chiare riguardo all’isola dell’oceano Indiano: “Ciò detto è comunque doveroso ringraziare il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, che si è subito attivato per prestare assistenza ai nostri connazionali”.
L’ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi è inoltre in contatto con la compagnia aerea per assicurarsi della ripresa dei collegamenti aerei. Dalle informazioni raccolte, il collegamento dovrebbe essere ripristinato il 5 maggio.
A partire dal 13 febbraio 2015, a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di sicurezza, l’ambasciata d’Italia a Sanaa ha sospeso le proprie attività e non è più possibile pertanto assicurare assistenza consolare a coloro che, nonostante il fermo sconsiglio, si rechino in territorio yemenita.