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Media, ok Hamas a liberare primi ostaggi senza fine guerra

Pubblicato: 04/05/2024 16:51

In una rivelazione importante, l’emittente egiziana Al-Qahera News ha annunciato che ci sono stati “progressi significativi” nei negoziati tra Hamas e Israele. Secondo una fonte anonima, le discussioni riguardanti una proposta di cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza stanno avanzando. I mediatori egiziani hanno lavorato intensamente e hanno “raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi”.

Da parte israeliana, alti funzionari, come riportato da Barak Ravid di Axios su X, indicano che Hamas sembra propenso ad accettare la prima fase dell’accordo, che prevede il rilascio umanitario di ostaggi, senza un impegno formale da parte di Israele per terminare le ostilità. Una fonte israeliana, citata da Haaretz, esprime cautela: “Stiamo aspettando di vedere la posizione finale di Hamas. Alla luce delle esperienze passate, anche se Hamas afferma di seguire lo schema, i dettagli minuti e le riserve potrebbero minare l’accordo.”

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha messo in luce la responsabilità di Hamas nel bloccare il cessate il fuoco a Gaza. Durante una conferenza al McCain Institute in Arizona, Blinken ha evidenziato che, mentre i militanti si preparano a inviare una delegazione al Cairo per i colloqui, il vero ostacolo rimane la loro accettazione dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.

Blinken ha anche espresso preoccupazione per un possibile attacco israeliano a Rafah, avvertendo che causerebbe danni inaccettabili. Ha criticato Israele per non aver presentato un piano per proteggere i civili in tale eventualità, sottolineando l’impossibilità di sostenere un’operazione militare su larga scala senza garanzie per la protezione dei civili.

Infine, la tensione rimane alta in Cisgiordania dove, secondo l’agenzia Wafa, sei palestinesi sono stati uccisi in scontri armati vicino a Tulkarem. Le forze di difesa israeliane e la polizia hanno circondato e attaccato una casa a Deir al-Ghusun, ritenuta un nascondiglio di terroristi, culminando in un assedio durato oltre 12 ore.

Questi sviluppi indicano un momento cruciale nei negoziati e nelle operazioni sul campo, con possibili ripercussioni significative per la pace e la sicurezza nella regione.

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2024 16:52